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Mercato moto, il settore tiene botta

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Mercato moto, il settore tiene botta

Un po’ a sorpresa, visto l’anno del tutto particolare che si è appena concluso, il settore delle moto ha mantenuto livelli accettabili per il 2020. Nel complesso le immatricolazioni di veicoli a due ruote (moto, scooter e ciclomotori) sono state quasi 220mila, per un calo del 5,75%. Molto meno rispetto ad altri comparti, come quello delle macchine che ha sfiorato addirittura il -30%.
In sostanza le due ruote sono quelle che, meglio di chiunque altro, sembrano aver assorbito la botta dovuta alla pandemia di Covid: insieme alle biciclette (sempre di due ruote si parla), che hanno giovato dei vari bonus decisi del Governo, ed ai monopattini, che ormai invadono le nostre città (spesso anche in modo non del tutto sicuro), le moto sono quindi state i veicoli del 2020.
Il mezzo di trasporto dell’anno con una graduale ma costante ripresa delle vendite, calate inevitabilmente nei mesi più duri del lock down e con una risalita evidente soprattutto negli ultimi mesi del 2020, su tutti dicembre (l’ultimo mese dell’anno ha segnato un +24% rispetto allo stesso periodo del precedente anno, 2019).

Novità che spingono il settore

E sono diverse le novità che hanno sospinto (e continueranno a farlo) il settore delle due ruote: su tutte, elettrico e scooter sharing. Attenzione agli scooter elettrici che stanno andando alla conquista del mercato: qualcosa si è già registrato nel 2020, l’anno in essere dovrebbe segnare la definitiva consacrazione.
Il tutto anche grazie agli ecoincentivi, che consentono di ottenere un notevole risparmio in termini di costi. Gli scooter elettrici sono veicoli senza emissione di gas serra, quindi non inquinanti, che possono usufruire di usufruire di eco-incentivi statali e regionali; che sono esentati dal pagamento del bollo (per i primi 5 anni); che possono accedere alle ZTL (vantaggio per chi vive in una grande città); e che possono godere di sconti anche del 50% del prezzo di partenza.
L’ecobonus per acquisto di ciclomotori a due ruote è stato rinnovato anche per tutto il 2021, proprio in virtù dell’incremento di acquisti registrato nel precedente anno. Dovrebbero essere all’incirca 20 i milioni di euro stanziati nell’anno in corso per rendere effettivo il provvedimento.

Mercato usato e compro moto incidentate

A soffiare sulle vele del buon andamento del mercato delle due ruote c’è anche il comparto dell’usato; crescono le compravendite tra privati frutto anche dei vari portali di annunci, e sempre sulla scia di quanto accade già da anni per le quattro ruote, anche i ciclomotori hanno visto l’ingresso in scena di nuovi intermediari a ravvivare il settore.
Si parla dei servizi di compro moto incidentate, con particolare riferimento quindi a chi abbia un veicolo a due ruote (moto, scooterone, motorino ecc…) non più marciante o non più funzionante a seguito di un incidente e volesse venderlo, cercando di ricavare qualcosa. Una moda che spopola da qualche anno nel settore delle auto (avevamo visto la crescita dei compro auto incidentate in Italia) e che ora ha ‘contagiato’ anche le due ruote. Ma d’altra parte, tutto quello che può servire a dare colore ad un settore in forte crisi deve essere necessariamente accolto con favore.

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