Mark Noble: ogni uomo è un romanzo
Ogni uomo è un romanzo. E la differenza tra uno avvincente e scarso la fa solo il modo in cui viene narrato.
La squadra inglese del West Ham di romanzi ne ha ben più di uno. E non tutti a lieto fine. Anzi, quasi nessuno.
L’uomo che vedete in foto si chiama Mark Noble; è il capitano. Qualche mese fa ha avuto un dolore inenarrabile alla morte della mascotte della squadra. Si chiamava Isla Caton. Una bambina di sette anni cui era stato diagnosticato un neuroblastoma. Tifosissima degli “hammers”, fu convocata anche dalla squadra per una partita, sì, aveva il numero 12 nella lista.
Mark le ha voluto bene come un fratello maggiore e l’andava a trovare in ospedale. Ma se bastassero i cuori grandi a dipanare le nubi, le esistenze di alcuni sarebbero sempre cieli sereni.
Nel West Ham gioca anche Andriy Yarmolenko, ucraino. Dopo lo scoppio della guerra non aveva più voluto giocare. Era uno di quelli che considerava, e considera nonostante tutto, i russi dei fratelli. Qualche settimana fa ha giocato. Ma provateci voi a fare quello che avete sempre fatto con un peso enorme che vi fa chiedere continuamente quante bombe sono cadute nel vostro quartiere. Ha segnato, non succedeva da due anni. Un gol bellissimo. Poi è scoppiato in lacrime e si è inginocchiato.
I romanzi hanno anche bisogno di un cattivo. Che andrebbe studiato e capito nella sua crudeltà gratuita e nella sua banalità del male. Nel West Ham gioca uno che ha preceduto Will Smith e che ha fatto anche peggio. Si chiama Kurt Zouma. Il fratello lo ha filmato mentre maltrattava il suo gatto in malo modo. Sbattuto fuori squadra per settimane, oggetto di indagine penale della polizia. Ha chiesto scusa e detto che si trattava di un episodio isolato e non si ripeterà mai più.
Ecco. Adesso riguardate questa foto. Ritrae Mark Noble che piange; ha guidato il West Ham a una storica semifinale di Europa League, a fine stagione dirà basta al calcio giocato. E magari sta pensando che Isla li abbia guidati da lassù, Perché quel numero 12 non le era stato dato per caso. Era lei la dodicesima della squadra. Ma adesso fermiamoci qui. A qualche capitolo dalla fine di un romanzo. E dentro ci sono eroi, anime in guerra, cattiverie gratuite. Mark, Andryi, Kurt. E Isla. Qualcuno diceva che la vita è un’immensa poesia e possiamo contribuire con un verso.
Ognuno lo scrive a modo suo. Mark lo fa piangendo.