«Ho vissuto una bellissima storia d’amore che porterò sempre con me, ma adesso il mio cuore è blindato». Si racconta così Mario Ermito, un predatore in continuo movimento, allure carismatica, occhi color ghiaccio e sguardo che pizzica. Classe 1991, dopo la rottura con l’ex Miss Italia Francesca Testasecca alla quale è stato legato per ben cinque anni, archiviata l’esperienza di Tale e quale show, che lo ha visto nei panni inediti di imitatore, il bell’attore pugliese ritorna in Tv con la fiction Rai “L’Allieva 2” nel ruolo di Daniel Sahar. Non solo televisione ma anche cinema. Presto sarà infatti lo vedremo nelle sale nel film “Detective per caso”, accanto a Claudia Gerini e Valerio Mastrandrea. Una bella sfida, quella sul grande schermo, in una pellicola che affronta l’importante tema della diversità con leggerezza, sottolineando il talento degli artisti disabili. Un periodo d’oro per l’ex gieffino che sembra finalmente aver trovato la sua dimensione: «Non mi manca niente. Sono felice così. E’ un periodo veramente bello della mia vita».
Sul grande schermo con il film “Detective per caso”. Come è stato prendere parte a questa pellicola?
«Nel film “Detective per caso” interpreto il ruolo del medico. Posso dirti che è stata un’esperienza stupenda ed emozionante, un film bellissimo che mi ha dato tanto, al quale ho avuto l’onore di partecipare. Una pellicola che racchiude un messaggio importante: quello di abbattere ogni barriera. Perché, in effetti, dove c’è talento non devono esistere barriere. Spero che questo messsaggio riesca ad arrivare a tutti, e soprattutto riesca a far vedere la diversità con un occhio “normale”.»
E’ stato uno dei protagonisti dell’ottava edizione di “Tale e quale show”. Mi racconta questa esperienza?
«Tale e quale show è un’altra grandissima esperienza che ho vissuto. E’ qualcosa di differente rispetto al cinema, in quanto si tratta di un varietà televisivo che, però, riesce a creare quel giusto connubbio tra interpretazione e canto. Nutrendo una grande passione per entrambi sono felicissimo di avere preso parte a questa nuova edizione. Mi sono divertito tantissimo e ho imparato davvero tante cose nuove: l’ho presa come una vera e propria accademia.»
Qual è il personaggio più difficile che ha interpretato nel varietà?
«Tutti (ridacchia) perchè non sono un imitatore. Per me è stata una cosa nuova. Posso dirti che i personaggi più difficili da interpretare sono stati Alex Britti e Miguel Bosè, ma con la dedizione e con quello che sono riuscito a fare credo di aver tributato nel miglior modo possibile questi grandi cantanti e interpreti della musica.»
Quando è cambiata la sua vita?
«La mia vita è cambiata quando mi sono reso conto che quello che prima era un sogno è diventato all’inizio un obiettivo e oggi un lavoro. Ricordo ancora la mia prima esperienza televisiva nella fiction mediaset “Il Peccato e la vergogna 2”, dove interpretavo il ruolo di Bruno. Il primo giorno di set avevo le palpitazioni, è stato un po’ come quando ti innamori e ti vengono le farfalle allo stomaco, ho provato la stessa identica sensazione entrando sul set di quella fiction.»
Cinema, tv, fiction, varietà: cosa le manca?
«Non mi manca niente. Sono felice così. E’ un periodo veramente bello della mia vita.»
E’ innamorato?
«Sono stato innamorato di questo lavoro e del mio lavoro in generale.»
E nella vita privata?
«Ho vissuto una bellissima storia d’amore con Francesca che porterò sempre nel mio cuore. Il mio cuore è blindato adesso.»
Cos’è per lei l’amore?
«L’amore è la gioia di condividere qualsiasi cosa, è l’affrontare i problemi mano nella mano, vivere la quotidianità con una persona che sai farà parte possibilmente della tua vita. L’amore è unione. Sono tante cose e non si possono quantificare con una semplice definizione.»
A chi si ispira?
«Ai miei genitori. Devo tanto a mio padre, a come è riuscito a ceare, insieme a mia madre, la famiglia. E se sono quello che sono, oggi, lo devo solamente e unicamente a loro.»
Prossimi progetti?
«Dopo “Tale e quale”, sono in Tv con la fiction “l’Allieva 2”, su rai uno, e presto mi vedrete al cinema con “Detective per caso”. Ma ci sono anche altri progetti di cui non voglio parlare al momento solo perché sono scaramantico.»
Cosa ama leggere?
«Ultimamente ho scoperto Silvio Muccino ed è stata davvero una bellissima scoperta. Lo apprezzavo già tanto come attore e adesso l’ho rivalutato come autore letterario. Mi piace molto il suo modo di scrivere e credo che il suo ultimo libro dotrebbe diventare una sceneggiatura perché è una storia bellissima. Adesso sto leggendo il thriller “Nascosto nel buio”. Amo leggere i thriller, mi appassionano. Sono un romanticone nella vita, però mi piace appassionaermi a vicende che ti tengono incollato alle pagine, anche se talvolta surreali.»
C’è un regista dal quale le piacerebbe essere diretto?
«Ce n’è stato uno che adoro e che non c’è più: Sergio Leone. Sono cresciuto con i suoi film che sono unici e immortali. Mi piacerebbe lavorare un po’ con tutti i registi, però non ti nascondo che ho un debole per Ferzan Özpetek che è un regista che mi affascina davvero tanto.»