I motivi per cui uno sportivo decide di intraprendere la strada del professionismo possono essere molti e a volte tra i più disparati. Si può decidere per motivi di soldi, per orgoglio, per comodità o semplicemente, per un motivo che spesso si dà per scontato ma che è di primaria importanza per non smettere mai di dare il massimo.
Manuela Leggeri nella sua carriera, di partite, vittorie, sconfitte, squadre e momenti magari poco brillanti ne ha vissuti. La vita del professionista è anche questo, non solo però. Nella sua carriera ha avuto la fortuna, soprattutto grazie alle sue doti, di tagliare grandi traguardi e di conquistare trofei che la annoverano tra le giocatrici di pallavolo più titolate d’Italia. Nei sui 23 anni di attività, ha arricchito la bacheca con ben tre scudetti, (il primo nel 2000 e l’ultimo a distanza di 14 anni) una Champions League, due Supercoppe italiane e tre coppe Cev. Oltre a ciò ha avuto l’onore, nel 2002, di essere la capitana della nazionale che ha vinto i mondiali in Germania. Una carriera sportiva che l’ha vista sempre al centro di grandi progetti. Dall’esordio in nazionale a 18 anni, ai successi con i colori biancoblu di Piacenza. Dopo aver concluso la stagione 2015-2016 al Millenium Brescia in B-1 la 40enne ha deciso di abbandonare l’attività agonistica. La scelta non è stata per niente difficile ed è arrivata dopo aver compreso che in questi anni ha dato tutto: “Sono felice delle scelte fatte, perché sono sempre state dettate dal cuore”. Anche quest’ultima, ovvero decidere di lasciare la pallavolo giocata, l’ha sentita e meditata da dentro, nel suo intimo. La decisione non gli farà abbandonare del tutto il volley. Si sposterà nel mantovano ed insegnerà dalla panchina, nello staff del Volta Mantovana.
Manuela, parlando della sua carriera ha dichiarato: “Giocare a pallavolo mi ha sempre divertito”. Il divertimento, quell’ingrediente essenziale per riuscire a dar spazio alla bellezza dei sogni, l’ha accompagnata in tutti questi 23 anni di attività e l’ha spinta a dare sempre di più per realizzarsi appieno. Manuela, dall’alto della sua esperienza e delle sue qualità, saprà divertirsi e far divertire anche dalla panchina, dettando consigli e schemi che per qualcuno, potranno rivelarsi propizi per il salto verso il volley che conta, potendo emulare, chissà, proprio Manuela e le sue grandi conquiste.