Insieme hanno vinto 14 scudetti, due Champions League, una Coppa del Mondo e una Coppa d’Africa, ma non stanno giocando per le loro squadre. Non parliamo di due vecchie glorie del calcio ma di due calciatori in attività anche se al tramonto, o quasi, della loro carriera. Parliamo di Yaya Tourè e Bastian Schweinsteiger. Entrambi nella stessa città, Manchester, ed entrambi fuori dalla rispettive squadre, City e United. Un destino comune per due grandi giocatori che ora vivono la loro carriera in attesa di un trasferimento, chissà in quale club, “prigionieri” di ingaggi pazzeschi. In due, Tourè e Schweinsteiger, guadagnano infatti un totale di 20 milioni di sterline, cifre a dir poco incredibili.
AI MARGINI- Prima di analizzare l’aspetto meramente economico è doveroso parlare del lato tecnico. Yayà Tourè negli ultimi anni è stato un giocatore simbolo per il Manchester City, un idolo per la tifoseria ed un calciatore che con le sue prestazioni ha aiutato i Citizens ha rompere l’egemonia della United. Ora con l’arrivo di Pep Guardiola la vita per l’ivoriano è diventata alquanto difficile, soprattutto dopo le dure parole dell’agente del giocatore nei confronti dell’ex allenatore del Barcellona. Guardiola non ha gradito ed ha escluso Tourè dalla lista Champions : “Yaya Touré non giocherà per il Manchester City fino a quando non si scuserà per i commenti fatti dal suo agente dopo l’esclusione dalla lista Champions“. Parole che sanno di pietra tombale sull’avventura di Tourè al City. Diversa, anche se ugualmente pesante, è la situazione di Bastian Schweinsteiger allo United. Il tedesco, voluto fortemente da Van Gaal, la scorsa estate, è stato subito escluso da Josè Mourinho al suo arrivo sulla panchina dei Red Devils e costretto addirittura ad allenarsi con la Under 23. Un’umiliazione che non è piaciuta né al fratello Tobias, che a suo tempo twittò “nessun rispetto”, né tantomeno Dejan Stefanovic, avvocato e membro della Federazione Internazionale dei calciatori professionisti della Slovenia che ha invitato, tramite la BBC, Schweinsteiger a rivolgersi all’Associazione dei calciatori professionisti per denunciare Mourinho.
SOLDI BUTTATI– Oltre all’aspetto tecnico, quello che salta agli occhi è senza dubbio il lato economico e finanziario della vicenda. City e United sono due squadre estremamente ricche che però in questo momento stanno gettando al vento 20 milioni di sterline. Per rendere l’idea di quanto queste due società stiano letteralmente bruciando, potremmo dire che con questa cifra ci si potrebbero comprare 121 case da tre camere a Greater Manchester (il costo medio in quella zona è di circa 165.320 sterline), costruire un nuovo stadio come il New York Stadio di Rotherham inaugurato nel 2012, o pagare per intero il salario di una squadra di Championship come il Watford della stagione 2014-15. In Inghilterra, però, non tutti sono critici nei riguardi di questa politica degli sprechi come ad esempio Kevin Roberts, fondatore del Business Group Sport ed esperto di finanza britannica che sostiene come : “Le società di calcio devono essere paragonate a delle semplici aziende. Ci sono tantissimi esempi di aziende che investono pesantemente in tecnologia o macchinari che poi, nel giro di pochi anni, diventano obsoleti o sono superati dai progressi dello sviluppo. Le aziende non hanno altra scelta che pagare per un altro macchinario più recente e sbarazzarsi della roba vecchia o spostarla da qualche parte fino a quando non decidono cosa fare con essa. In sostanza è accaduto questo anche se stiamo chiaramente parlando di esseri umani ed una situazione di gran lunga più complicata”. Un modo forse troppo semplicistico di analizzare la questione ma che ci consente di capire come, al momento, la Premier League si muova su parametri e su cifre praticamente inarrivabili per gli altri campionati Europei.