Nonostante lo Stato continui a girarsi dall’altra parte a fronte di un giro di interessi miliardario, la ludopatia in Italia è un fenomeno sempre più crescente che non colpisce più solo gli uomini adulti ma anche i giovanissimi e le donne.
Con lo scopo di attirare denaro, i giochi a premi oggi sono numerosissimi e diversi così da attrarre persone e generi diversi. Ad ognuno il suo gioco insomma.
Fare una stima dei dati della ludopatia non è facile: molti non sanno di essere ludopatici, altri non si rivolgono alle strutture pubbliche bensì a specialisti privati, altri ancora o sanno di avere un problema ma restano in silenzio. A questo va aggiunto il fatto che lo Stato che intasca tanti soldi dal gioco d’azzardo ha tutto l’interesse a mantenere sopito il problema ludopatia, quindi i criteri ufficiali per essere considerati ludopatici sono molto ristretti e prevedono solo le situazioni gravissime.
La cronaca più recente ci consegna la storia di una signora di Treviso, vedova settantottenne, che ha sperperato nel giro di un anno duecentomila euro tra gratta&vinci, lotto e slot machine. Un esempio fulgido di ludopatia che colpisce anche gli anziani e soprattutto le donne, sempre poco considerate quando si parla di ludopatia.
A peggiorare la situazione il fatto che la signora, quando non se la sentiva di camminare, veniva portata alla ricevitoria dai proprietari che la andavano a prendere in auto. Una buona azione o opportunismo dettato dal business? Il dubbio rimane, ma non siamo così sicuri che dalle stesse persone la signora avrebbe ricevuto lo stesso aiuto per attraversare la strada o per andare a fare la spesa.