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Lochte, la bravata costa caro: mollato da tutti gli sponsor e sospeso dalla federazione Usa

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Avrei dovuto essere più cauto e trasparente nella ricostruzione dei fatti. Mi scuso, sono stato immaturo ed ho esagerato”. Non sono bastate queste scuse a Ryan Lochte, medaglia d’oro nella staffetta 4×200 stile libero con il team Usa nelle ultime Olimpiadi di Rio, per incorrere nei primi abbandoni eccellenti. I quattro sponsor legati al nuotatore statunitense, Speedo, Syneron Candela, Airweave e Ralph Lauren hanno annunciato di  voler concludere il loro rapporto di sponsorizzazione a causa del suo comportamento nell’ormai famigerato caso della finta rapina che lui e altri due suoi compagni avevano dichiarato di aver subito a Rio de Janeiro.

INACCETTABILE-  “Noi non possiamo permettere un comportamento in contrasto con i valori di cui questo marchio è sinonimo da sempre”. Con queste poche parole la Speedo ha scaricato Ryan Lochte. Dopo i guai passati con la giustizia brasiliana per aver mentito su una notte brava finita con la devastazione di una pompa di benzina spacciata per una rapina subita, per l’atleta statunitense arrivano guai anche peggiori perché ora a piangere e anche il portafoglio. La società  australiana ha atteso la fine delle Olimpiadi per rendere pubblica la sua decisione e lasciare senza sponsor Lochte. Il colosso del nuoto ha anche annunciato di voler devolvere parte dei 50.000 dollari della sponsorizzazione di Lochte a Save The Children, una global charity partner della società madre di Speedo Usa. L’atleta americano ha incassato con stile il divorzio con la Speedo dichiarando a E! News: “Rispetto la loro decisione. Li ringrazio per tutti questi anni e per gli obiettivi che abbiamo raggiunto insieme”.

RALPH LAUREN E LE ALTRE–  Dura anche la presa di posizione di un altro sponsor di Lochte, la Syneron Candela, che annunciando la fine del rapporto contrattuale, ha espresso tutto il suo disappunto per i fatti di Rio: “Noi pretendiamo dai nostri lavoratori standard elevati, e ci aspettiamo lo stesso dai nostri partners commerciali. Auguriamo il meglio a Ryan per il futuro e lo ringraziamo per il tempo passato con noi”. Più morbide la Ralph Lauren e la Airweave che pur confermando di voler proseguire il loro rapporto commerciale con il team USA, hanno preferito terminare anzitempo quello con Lochte. A nulla quindi sono servite le scuse del campione olimpico arrivate qualche giorno dopo il polverone causato dalla finta rapina. Scuse che sono state accettate dal portavoce del Comitato Organizzatore di Rio2016, Mario Andrada, ma che non hanno impietosito Federazione di nuoto statunitense che ha deciso di sospendere il Lochte  a tempo indeterminato. Una bravata che sta costando caro al nuotatore americano ora sospeso e senza sponsor, che solo pochi giorni fa aveva vissuto l’apice della sua carriera vincendo uno storico oro nella staffetta  4×200 stile libero. Un danno di immagine e soprattutto economico dal quale Locht si potrà risollevare con grande fatica, buttando letteralmente al vento anni di duri allenamenti di vittorie come quella di qualche giorno fa Insomma, questo è proprio il caso di dirlo,  riuscire a rovinarsi con le proprie mani.

 

 

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