Liegi-Bastogne-Liegi: Origini e Curiosità de La Doyenne
Si corre domani l’edizione 2022 della Liegi-Bastogne-Liegi, ultima Classica Monumento del ciclismo, prevista a partire dalle 13.25. Per l’occasione, vi raccontiamo le Origini di questa corsa mitica.
La Liegi, come è chiamata familiarmente dagli appassionati, nasce nel 1892, anche lei per promuovere le vendite di un giornale, L’Express.
La prima edizione però partì da Spa verso Bastogne e ritorno, lungo un percorso di 250 chilometri. Trentatré i corridori alla partenza, tutti belgi e tutti dilettanti visto che la prova era loro riservata. Solo 17 di loro arriveranno al traguardo. A vincere Leon Houa, nato a Liegi nel 1867, si aggiudicò anche la seconda edizione l’anno successivo. Poche settimane dopo fu allontanato dalla Lega Ciclistica Belga in quanto considerato professionista. La Liegi, sempre nella prima versione con partenza e arrivo a Spa, fu però aperta ai professionisti proprio per la terza edizione e Leon Houa poté così aggiudicarsela ancora.
Dal 1895 al 1907 la corsa non si disputò più per essere ripresa nel 1908 stavolta con partenza e arrivo a Liegi. Vinse un francese Andrè Trousselier, classe 1887, che non vincerà più nulla in carriera ma resterà l’unico vincitore non belga fino al 1930, anno in cui trionfò il tedesco Hermann Buse. La Liegi fu interrotta ancora nel 1910 e tra il 1914 e il 1918 per la Prima Guerra Mondiale. Durante la Seconda si saltarono le edizioni dal 1940 al 1942 e quella del 1944, invece si corse regolarmente nel 1943 durante l’occupazione tedesca. Nel 1945, nel territorio ripreso dagli Alleati, si gareggiò il 5 agosto, il giorno prima del lancio della bomba atomica su Hiroshima. Da quell’anno la Liegi si disputa senza interruzioni.
Il primo successo italiano successo nel 1965 con Carmine Preziosi, dopo due terzi posti consecutivi di Vittorio Adorni nel 1964 e 1963. Lo stesso Adorni fu secondo nel ’65 alle spalle di Preziosi. Poi Silvano Contini nel 1982 e il tris a seguire di Moreno Argentin dal 1985 al 1987. Il corridore di San Donà di Piave vinse una quarta volta nel 1991. Dopo di lui Michele Bartoli, 1997 e ’98, Paolo Bettini nel 2000 e 2002, Davide Rebellin nel 2004, e Danilo Di Luca, ultimo successo azzurro, nel 2007. 58 i successi del Belgio, 12 quelli dell’Italia, seconda nazione nell’albo d’oro davanti alla Svizzera con 6. Coi suoi quattro successi Argentin non è il corridore che l’ha vinta più volte, preceduto dal leggendario Eddy Merckx che lo ha fatto per ben cinque. Quattro i successi anche di Alejandro Valverde, che essendo ancora in attività proverà quest’anno a raggiungere in vetta Merckx, per quello che sarà il suo ultimo appuntamento in questa mitica corsa.
Dal 1992 al 2018, in realtà, la corsa si concludeva ad Ans, un comune di 30.000 abitanti del dipartimento di Liegi. Dall’edizione 2019 gli organizzatori hanno riportato l’arrivo nel comune di Liegi, in Boulevard D’Avroy lungo la Mosa, il fiume che attraversa la città belga. Ma quest’anno l’arrivo è previsto a Quai des Ardennes, punto anche di partenza della corsa che, a differenza del passato, non prenderà il via da Place Saint-Lambert, chiusa per lavori.