Non voglio essere blasfemo però dopo il Convegno sullo Sport organizzato pochi giorni fa ad Assisi dal Centro Sportivo Italiano, uno dei più importanti Enti di Promozione Sportiva italiani, una bella preghierina per lo sport italiano servirebbe proprio. “Alla ricerca dello sport possibile” il titolo del Convegno ma qui si sta perdendo totalmente la bussola. Nella prossima Legge di Bilancio,infatti, dopo lo scontato iter di approvazione vi sarà una norma che istituirà un mostro giuridico, la Società Sportiva Dilettantistica Lucrativa. Avete letto bene, lucrativa una società sportiva dilettantistica.
Già se ne parlava da tempo con la proposta di Legge dell’On. Sbrollini del P.D. presentata in questa Legislatura con l’appoggio dell’Associazione Nazionale Impianti Sportivi che vedrebbe riconosciuto, senza ipocrisia, ciò che già accade nei grandi impianti sportivi dedicati al Fitness e cioè che lo sport può essere un’impresa commerciale. La Legge Sbrollini non passerà e allora il Ministro Lotti ha preso qualche pezzo della proposta e lo ha inserito nella Legge di Bilancio tralasciando, ancora una volta, i diritti di quelli che lavorano nello sport dilettantistico e cioè gli istruttori, gli allenatori, i dirigenti.
Assistere al Convegno del C.S.I., è stato surreale. L’On. Sbrollini ha cercato di giustificare la sua proposta con la costatazione che se la legge passasse si regolarizzerebbe una situazione già esistente. Siamo d’accordo. Ma perché cercare un provvedimento che regolarizza solo la parte degli imprenditori e non quella dei lavoratori dello sport? La proposta Sbrollini, in realtà, conteneva anche l’innalzamento dei compensi sportivi, ricordiamo totalmente detassati, dai vecchi 7.500€ annui a 10.000€ e una contribuzione al di sopra di tale soglia. Nella Legge di Bilancio, oltre a un’Iva al 10%sulle entrate istituzionali- una vera novità- compare l’innalzamento a 10.000€ e scompare la contribuzione. Non una parola su questo argomento dagli altri politici presenti al Convegno. L’On. Giorgetti si è scagliato contro la visione CONICENTRICA dello sport italiano, l’On.Sergio Valente, responsabile nazionale dello sport del Movimento 5 Stelle, ha rincarato la dose sul CONI auspicando un ridimensionamento dello stesso a organismo che si occupi dello sport di preparazione olimpica, L’On. Filippo Fossati, responsabile Sport Movimento Democratico e Progressista ed ex Presidente Nazionale dell’UISP, ha incentrato il suo intervento sull’incapacità del Parlamento ad affrontare le problematiche dello sport che oggi si complicheranno ancora di più sia per il lucro per le Società sportive dilettantistiche che per la Riforma del Terzo Settore che a oggi non comprende lo sport e,infine, l’On. Mollea ,vicepresidente Commissione Cultura, Scienza e Istruzione Camera dei Deputati, molto più diplomatico, invece, ha messo l’attenzione sulla promozione sportiva che a suo avviso non può essere fatta dalle Federazione Sportive poiché la finalità della promozione sportiva non è quella di formare un atleta ma di educare e quindi il CONI non può continuare a fare tutto.
Brutta la realtà attuale dello sport italiano che non riesce assolutamente a rappresentare alla politica le proprie istanze, quelle di chi ogni giorno si adopera per la salute e il benessere dei giovani sportivi e di chiunque fa sport a qualsiasi livello. E’ auspicabile un confronto serio su pochi obiettivi, quelli degli operatori, quelli di chi fa impresa sportiva, quelli di chiunque ha a che fare con lo sport che in qualsiasi maniera venga svolto, associazione sportiva dilettantistica, società sportiva dilettantistica con o senza lucro, multinazionale o, addirittura, in maniera totalmente libera in un parco o su un sentiero di montagna ha una sua dignità sociale che deve essere preservata e tutelata. Ma degli interventi dei politici al Convegno tutto questo…non emerge…