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L’ASTON VILLA DIVENTA CINESE. XIA SALVA I VILLANS, MA E’ TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA?

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Dopo una stagione disastrosa, la retrocessione in seconda divisione e lo spettro del fallimento sempre più vicino, l’Aston Villa e i suoi tifosi possono ricominciare a vedere la luce in fondo al tunnel. Il club di Birmingham è stato acquistato dal magnate cinese Tony Xia dopo che quest’ultimo ha raggiunto l’accordo per l’acquisizione del 100% della società da Randy Lerner (presidente dal 2006)  per 60 milioni di sterline (poco meno di 80 milioni di euro). Dieci anni fa l’americano, che aveva messo il cartello vendesi già da quasi anni, aveva versato 62,2 milioni di sterline (circa 82 milioni di euro) per avere il controllo sul club.

XIA E IL SUO IMPERO- Ma chi è Tony Xia? Da giovane è stato selezionato come uno dei 25 laureati quotati su 1.000 a studiare all’estero e ha trascorso sei anni a Harvard e al  MIT, tra cui cinque mesi di scambio con Università di Oxford. Xia è anche un grande appassionato di calcio dato che fino ai tempi del college ha praticato questo sport. Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, Xia, come si legge dalla sua biografia già presente sul sito dell’Aston Villa, risulta presidente e amministratore delegato della Recon Group, una holding con sede a Pechino e Hangzhou, che possiede il  controllo di  cinque società quotate sulle borse cinesi e di Hong Kong. Dalla Cina, però, fanno sapere che La Recon ha il controllo solo del pacchetto di maggioranza di una società, la Lotus Health Group, uno dei più grandi produttori dell’additivo alimentare MSG. Un errore che dall’entourage di Xia si sono limitati ad archiviare come “comunicazione non corretta con il club”. Le informazioni non del tutto lineari e anche contradditorie che provengono dall’Oriente, hanno scatenato la curiosità dei giornali e dei tabloid inglesi che sono andati a controllare i bilanci della Lotus, unico asset verificabile del gruppo Recon,  trovando che la società, nell’esercizio dello scorso anno, ha registrato una perdita di 77,6 milioni di sterline. Per quanto riguarda i dati delle altre società riconducibili alla Recon, le cifre, sempre da quanto si apprende dai media inglesi, non sono del tutto chiari e il gruppo non sembrerebbe mai aver reso pubblico un bilancio certificato. Cifre e dati che lanciano delle ombre inquietanti sul gruppo Recon e su Xia che comunque, al momento, non sembra aver problemi di liquidità dati i 60 milioni di sterline che ha sborsato per prendere il controllo dei Villans.

PROGETTI- Quello che comunque più importa ora ai tifosi dell’Aston Villa è la sfera tecnica. Chiaramente il progetto principale è quello di riportare immediatamente i Villans in prima divisione per poter cercare di ritornare in Europa nel giro di qualche anno. L’idea di Xia è anche quella di espandere il marchio all’estero soprattutto in Cina dove vuole far diventare l’Aston Villa il club numero uno in Oriente. Non sarà facile date le brutte acque in cui il club naviga e la grande distanza che ora lo separa dai top team europei. Per realizzare tutto questo ci vorrà, senza dubbio, qualche anno. Per cercare subito la promozione Xia ha ingaggiato Roberto Di Matteo, rimasto senza panchina da qualche tempo. L’arrivo dell’ex allenatore del Chelsea porta a pensare ad un progetto ambizioso, degno della grande piazza e del grande tifo che l’Aston Villa ha da sempre avuto. Piani che si spera possano essere realizzati da Xia per non essere costretti a dire tra qualche anno che non sempre è tutto oro quello che luccica.

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