La sconfitta in finale contro il Cile in Coppa America ancora brucia, ma in Argentina le preoccupazioni maggiori sono arrivate a margine della sfida persa ai rigori, quando il numero 10 dell’albiceleste, erede designato di Diego Armando Maradona, Lionel Messi, deluso per il rigore sbagliato e la terza finale consecutiva che lo ha visto uscire sempre senza trofei, aveva annunciato il suo ritiro dalla Nazionale Sudamericana. A quel punto, tutti i tifosi da ogni parte del Paese, ma anche solo appassionati del fenomeno blaugrana hanno cominciato a far sentire il loro sostengo alla Pulce in questo momento delicato della sua carriera, attraverso migliaia di messaggi sui social.
A Buenos Aires, inoltre, dopo le parole del Presidente della Repubblica Mauricio Macri ha chiesto a Messi di tornare sui suoi passi e di continuare a giocare per la nazionale, sono apparse scritte ovunque che recitavano la frase: “Non te ne andare Lio” e lo stesso sindaco della capitale argentina Horacio Rodriguez Larreta si è esposto dichiarando: “Per favore Lio non ti dimettere. Lo dico come tifoso di calcio”. Insomma la Seleccion ma anche un popolo intero non hanno nessuna intenzione di abbandonare il loro uomo simbolo e lo hanno dimostrato installando, nella “passeggiata della gloria”, una statua che ritrae il folletto di Rosario in azione, accanto ad altre leggende dello sport argentino come Fangio, Ginobili e Sabatini. Bisognerà capire se questo gesto e l’affetto della gente riescano a convincere il giocatore a cambiare idea con l’obiettivo di sovvertire il trend negativo della sua esperienza in Nazionale e consacrarsi definitivamente anche con la pesantissima maglia ereditata dal 10 più famoso del mondo. Magari già ai Mondiali di Russia previsti per il 2018.