E se ora fossero le società a pagare i tifosi? Non è un’ipotesi ma è quello che può accadere grazie alla sentenza della Uefa che ha condannato l’Anderlecht a risarcire i tifosi del Bayern Monaco con 30 euro a testa per i prezzi troppo elevati dei biglietti del settore ospiti. Una sentenza che potrebbe aprire il fronte ad una nuova regolamentazione per quanto riguarda un tema delicato come il caro biglietti.
IL CASO- Come dicevamo prima tutto è partito dalla imponente protesta che i tifosi del Bayern Monaco, sostenuti da diverse organizzazioni a favore dei supporters di tutta Europa come il Football Supporters Europe, hanno messo in campo dopo che i tifosi tedeschi si sono visti fissare a 100 euro il costo del settore ospiti per la trasferta di Champions League a casa dell’Anderlecht. Un costo esorbitante che ha portato diverse denunce verso la Uefa. Il massimo organo del calcio europeo non è potuto rimanere impassibile e ha dovuto, due mesi fa, aprire un’indagine per capire la politica della biglietteria del club belga. Dopo circa sessanta giorni di indagini la Uefa è arrivata alla conclusione che l’Anderlecht ha infranto l’Articolo 19 della ‘UEFA Safety & security regulations’, e ha ordinato al club belga di rimborsare 30 euro a ciascun tifoso presente al match di Champions League dello scorso novembre. “L’ RSC Anderlecht è chiamato ha contattare il Bayern Monaco entro 15 giorni per risarcire I tifosi con un rimborso di 30 euro per ogni biglietto venduto ai supporters che si trovavano nel settore ospiti durante la gara Anderlecht-Bayern Monaco”, così si legge nella sentenza della Uefa che inchioda l’Anderlecht alle proprie responsabilità nei confronti dei tifosi tedeschi. Una sentenza per certi versi storica che potrebbe aprire un effetto domino anche per altri casi simili che si sono venuti a creare in questa stagione.
RED DEVILS E REDS- Gli altri due casi che hanno destato scalpore e hanno creato un movimento di protesta sono legati a due club inglesi, il Manchester United ed il Liverpool entrambi impegnati negli Ottavi di Champions League. I tifosi dei Red Devils hanno protestato duramente contro la decisione del Siviglia di fissare da 89 fino a 133 sterline per 2.650 posti a disposizione. Attraverso il Manchester United Supporters Trust(MUST), i tifosi della squadra di Josè Mourinho hanno portato il tema all’attenzione della società che si è messa in contatto con il Siviglia per richiedere una diminuzione dei biglietti. Il Manchester United in questo ultimo periodo è molto attento a cercare di ricucire i rapporti con i propri tifosi e già in occasione della trasferta a Mosca dello scorso 27 Settembre si era fatta carico delle spese relative al visto d’ingresso nel Paese consentendo a ciascun tifoso di risparmiare circa 120 sterline che furono poi rimborsate dalla società. Stessa cosa che successe in occasione della trasferta dello scorso anno in Europa League a Rostov.
Come i loro colleghi di Manchester, anche i supporters del Liverpool contestano, attraverso lo Spirit Of Shankly – Liverpool Supporters’ Union, il Supporters’ Trust del Liverpool, i costi eccessivi e disparità di trattamento per il match contro il Porto del 14 febbraio. I 75 euro per i 3.200 tagliandi messi a disposizione per i tifosi dei Reds in trasferta hanno scatenato le proteste della base del tifo, ma, oltre al costo eccessivo, il club inglese in un comunicato contesta la disparità di trattamento con i supporters di casa che potranno accedere al match a circa 25 euro a biglietto e ha annunciato l’intenzione di segnalare il caso alla UEFA. Al contrario di quanto fatto dal Manchester United, il Liverpool però, non interverrà con delle sovvenzioni ma l’intervento della società ha raccolto l’approvazione del Supporters Trust che contestualmente ha espresso la volontà di scrivere alla federazione europea assieme al Manchester United Supporters Trust per tornare a porre l’attenzione sul tema. Dopo la sentenza contro l’Anderlecht anche Siviglia e Porto rischiano di dover risarcire i loro tifosi avversari, e dato il precedente, il rischio è molto concreto. La sensazione è che alla fine le due società iberiche tornino sui loro passi e abbassino le loro pretese per non dover incorrere in alcuna sanzione.
Un tema che comunque ormai non può essere più nascosto o messo in secondo piano, dato che ora anche la Uefa sembra aver deciso di mettere definitivamente un freno alla speculazione sui biglietti dei settori ospiti. Una decisione quella della Federcalcio Europea quantomeno oculata e lungimirante che in qualche modo riavvicina i tifosi al calcio.