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LA SECONDA VITA (CALCISTICA E NON) DI STILIYAN PETROV: I VILLANS LO ASPETTANO

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Sabato 24 marzo 2012. All’Emirates Stadium si gioca Arsenal-Aston Villa, gara valevole per la trentesima giornata della Premier League. I Gunners passeggiano sui Villans per tre a zero grazie alle reti di Gibbs, Walcott e Arteta; i londinesi difendono, così, il terzo posto mentre la compagine di Birmingham deve guardarsi sempre più alle spalle visto che la lotta per non retrocedere si sta facendo serrata.

Il centrocampista bulgaro Stiliyan Petrov, come gli capita da sei anni a questa parte, ha guidato in mezzo al campo i propri compagni con la fascia di capitano al braccio. A fine match, l’idea sul da farsi è la solita: doccia e poi via a casa dalla moglie Paulina e dai piccoli Kristiyan e Stiliyan Jr. Tutto normale? Purtroppo no. Petrov viene colpito da un attacco di febbre piuttosto alta e, soltanto sei giorni dopo la sfida contro l’Arsenal arriva la notizia che gli sconvolgerà la vita per sempre: si tratta di leucemia acuta.

Il 31 marzo, prima della sfida tra la sua squadra ed il Chelsea, Petrov si presenta sul terreno del Villa Park di Birmingham per ringraziare i tifosi, che nel frattempo lo hanno sommerso di messaggi di affetto, e per lanciare un segnale forte e chiaro: “Io non mollo”. Al minuto 19, come il suo numero di maglia, il pubblico gli tributa una vera e propria standing ovation. Sarà così in ogni gara dei Villans fino al termine della stagione. A questo punto arriva il difficile e per il bulgaro inizia una dura battaglia contro un male infame.

L’Aston Villa, nel frattempo, non manca di far sentire al ragazzo tutto il proprio appoggio. Poco prima del via alla stagione 2012/2013, Il manager Paul Lambert dichiara che Petrov resta il capitano della squadra e che il difensore olandese Vlaar, che nel frattempo eredita la fascia al braccio, è da considerare soltanto un sostituto del centrocampista bulgaro.

Ad agosto del 2012, arriva intanto la prima, stupenda, notizia: le cure a cui Petrov si è sottoposto hanno dato i risultati sperati e la malattia sta regredendo. Il calcio può attendere ma la vita no e per tutta la famiglia Petrov è finalmente il momento di provare a tornare alla normalità. Le condizioni migliorano nettamente, tuttavia il 9 maggio del 2013 Stiliyan decide di dare l’addio al calcio giocato. Petrov torna a calcare l’erba del Villa Park, stavolta con un animo decisamente più sereno rispetto all’ultima volta, e raccoglie il giusto tributo di tutto il popolo Villans.

Finisce qui? Macché! Innanzitutto, l’Aston Villa assegna immediatamente a Petrov un ruolo di assistente tecnico all’interno della propria academy. L’esperienza, comunque, dura poco. Il bulgaro ringrazia ma sente di dover dedicare più tempo alla propria famiglia dopo i brutti momenti trascorsi; forse, però, all’interno di questa decisione è racchiusa anche un’altra storia: Petrov non ha mai smesso di sentirsi un calciatore.

In tal senso, domenica 5 ottobre 2014 è una data da segnare in rosso sul calendario di casa Petrov. Stiliyan torna in campo. Indossa la casacca numero 10 del Wychall Wanderers nella sfida di Central Warwickshire League contro il Northfield Town Over. I palcoscenici della Premier League sono lontani ma, francamente, si tratta dell’ultimo dei problemi. E’ una vera e propria favola. La malattia non ha scalfito le capacità di questo generoso mediano, che contribuisce in maniera determinante al successo dei suoi realizzando addirittura un gol. “La mia condizione migliora, ho giocato tutti i 90’ ma serve ancora un po’ di pazienza”, parole da calciatore vero, da chi ancora non ha proprio intenzione di appendere gli scarpini al chiodo definitivamente.

A marzo del 2015, il nuovo tecnico dei Villans Tim Sherwood lo vuole al suo fianco come assistente tecnico della prima squadra. Petrov accetta di buon grado ma il suo pallino resta sempre lo stesso: tornare a giocare ad alti livelli.

Il momento di annunciare a tutti la propria idea arriva, finalmente, pochi giorni fa. Da tempo, ormai, Petrov è tornato ad allenarsi con costanza e rigore insieme alla selezione under 21 dell’Aston Villa. Ora si sente pronto: “Ho detto alla società che sono pronto a iniziare la pre-season con la prima squadra. Il percorso è stato lungo; dapprima soltanto piccoli scatti, poi il passaggio al calcio a 5, in seguito quello a 11 ma soltanto giocato per metà campo, infine il ritorno al calcio vero. Nelle ultime due settimane, ho sostenuto dei test insieme ai ragazzi dell’under 21 e i risultati parlano chiaro: sono vicino alla forma fisica dei tempi migliori“.

Conscio del fatto che non sarà facile riuscire effettivamente a tornare in campo con la maglia del suo amato Aston Villa, peraltro incappato quest’anno in una stagione tremenda che si è già conclusa con una deludente retrocessione in Championship, Petrov è comunque determinato a perseguire il proprio obiettivo. D’altronde, uno che ha battagliato e vinto brillantemente contro la leucemia può pensare di porsi limiti? Dopo il Leicester, Stiliyan Petrov: l’augurio è che in Inghilterra questa possa essere ricordata come la stagione delle storie da raccontare ai nipotini. In bocca al lupo Stiliyan!

FOTO: www.metro.co.uk

Nato a Roma sul finire degli anni Ottanta, dopo aver conseguito il diploma classico tra gloria (poca) e
insuccessi (molti di più), mi sono iscritto e laureato in Lingue e Letterature Europee e Americane presso la
facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata. Appassionato, sin dall'età più tenera, di calcio,
adoro raccontare le storie di “pallone”: il processo che sta portando il ‘tifoso’ sempre più a diventare,
invece, ‘cliente’ proprio non fa per me. Nel 2016, ho coronato il sogno di scrivere un libro tutto mio ed è
uscito "Meteore Romaniste”, mentre nel 2019 sono diventato giornalista pubblicista presso l'Ordine del Lazio

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