Da allenatore a tempo determinato, a probabile Ct della Nazionale Inglese ai Mondiali del 2018 in Russia. Gareth Southgate è ormai sempre più vicino a diventare il prossimo commissario tecnico della Nazionale di Sua Maestà nella spedizione mondiale in terra russa. Una storia particolare quella dell’ex tecnico del Middlesbrough, con la nazionale inglese che parte da molto lontano.
MALEDETTI RIGORI- Che l’Inghilterra non abbia un ottimo rapporto con i calci di rigore è risaputo, basti pensare alle cocenti eliminazioni ai Mondiali del ’98 oppure agli Europei del 2012 proprio contro l’Italia per capirlo. Ancora più dolorosa per l’Inghilterra fu la sconfitta a Wembley nella semifinale dei campionati europei del 1996 contro l’odiata Germania. Quella era una bella nazionale che sembrava viaggiare a gonfie vele verso il suo primo titolo dal Mondiale del 1966 disputato propria nell’Isola. Eppure anche quella sera qualcosa andò storto e dagli undici metri si interruppe il sogno di una nazione intera. A sbagliare il rigore decisivo fu proprio lui, Gareth Southgate: nessuno voleva calciarlo quel rigore perché era il quinto e nessuno tra inglesi e tedeschi sbagliò. Lui prese coraggio e si presentò sul dischetto, sapendo però di non essere un rigorista. Qualche anno dopo anche la mamma di Southgate rivelò di essere sicura che il figlio avrebbe sbagliato. Cosi successe ed il portiere tedesco Kopke parò senza problemi gettando nello sconforto tutta l’Inghilterra ed anche il povero Southgate tra i migliori della sua nazionale per tutta la durata del torneo.
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RIVINCITA- Appena dopo aver appeso gli scarpini al chiodo nel 2006 a 36 anni con la maglia del Middlesbrough, Southgate accettò l’incarico da allenatore dei “Boro”. Con il tecnico inglese alla propria guida, il Middlesbrough ha raggiunto in 3 anni i quarti di finale di FA Cup e si è salvata piazzandosi rispettivamente 12° e 13° nel 2007 e nel 2008, per poi retrocedere in Championship anche a causa di una situazione finanziaria del club a dir poco disastrosa. Dopo quattro anni di inattività la FA decide di nominarlo allenatore dell’Under 21 con la quale non raggiunge grandissimi risultati fino a quando non succede l’imponderabile. Questa estate Sam Allardyce, allora ct della Nazionale Inglese, viene coinvolto in uno scandalo sulla compravendita dei giocatori che militano in Premier. Un giro di mazzette e corruzione che fa il giro del mondo e che mette la FA con le spalle al muro, costretta a cercare un nuovo Ct nel pieno svolgimento dei gironi di qualificazioni ai Mondiali. La decisione allora è quella di promuovere Southgate alla guida della nazionale maggiore in attesa che qualche candidato migliore e di maggior prestigio possa sedere sulla panchina dei Tre Leoni. L’ex giocatore di Crystal Palace e Aston Villa, non si spaventa, anzi, guida con personalità l’Inghilterra alla vittoria contro Slovacchia e Malta e pareggiando in trasferta in Slovenia prima di strapazzare per 3-0 la Scozia nell’ultima partita a Wembley. Prestazioni convincenti, come lo è stata quella con la Spagna di martedì in cui l’Inghilterra ha dominato per larghi tratti prima di farsi rimontare due gol nel giro di pochi minuti. Ora la FA sembra essersi convinta a confermare Southgate almeno fino ai prossimi mondiali: Per lui pronto un contratto da 1,5 milioni di sterline fino al 2020. “Non temo la pressione. Sarebbe facile poter vedere solo i lati negativi, ma lavorare con i migliori giocatori e disputare le partite più grandi è quello che voglio e che amo fare”. Parole decise e coraggiose di un uomo a cui il coraggio non è mai mancato come quella d’estate del 1996 nella quale con lui pianse tutta l’Inghilterra