Alla fine si è piegato alle regole anche un ‘bad boy’ come lui; Joey Barton, accusato a dicembre di aver infranto le norme della FA inglese per aver scommesso su svariate partite e competizioni, tra il 26 marzo 2006 e il 13 maggio 2016, ha chiesto un’udienza personale davanti ai giudici prima di essere sanzionato ed accettare quelle che saranno le decisioni della giustizia sportiva.
Si prevede, comunque, che, grazie all’ammissione del calciatore, giungerà anche una discreta riduzione della pena originariamente studiata. Proprio ora che Barton sembrava essere tornato in forma e decisivo, con la maglia del Burnley e agli ordini di mister Sean Dyche (uno dei pochissimi allenatori a non essere entrato in rotta di collisione con l’atleta), ecco lo stop.
Sempre a dicembre scorso, peraltro, Joey Barton aveva dovuto scontare un turno di squalifica per aver infranto pure le regole della Scottish Football Association in materia di gioco d’azzardo. Anche in quella circostanza, Barton ammise di aver effettuato diverse scommesse (44 per la precisione), tra il 1 luglio e il 15 settembre del 2016, mentre era un giocatore dei protestanti di Glasgow.
Ma quali sono le regole imposte dalla Football Association ai propri tesserati in merito al tema delle scommesse?
Nel 2014, la FA introdusse nel suo regolamento un nuovo articolo proprio riguardante il betting: ‘i calciatori e membri degli staff tecnici di club appartenenti fino all’ottava divisione del calcio inglese (inclusi i campionati femminili) da questo momento non possono più effettuare scommesse su alcun tipo di evento calcistico in qualunque parte del mondo’.
Inoltre, alle medesime categorie ‘viene proibito pure di scommettere su fatti legati al calcio come trasferimenti e ingaggi di nuovi allenatori da parte di club nel mondo’.
Cosa cambiò? Principalmente il fatto che fino al 2014 le categorie appartenenti alla FA non potevano scommettere unicamente su partite o competizioni in cui partecipavano in prima persona o che erano in grado di influenzare.
Ad ogni modo, le accuse riguardanti Barton, vanno a toccare tanto il regolamento FA pre-2014 quanto quello post.
Molta gente, tuttavia, in Inghilterra e non, si sta chiedendo come mai ci siano voluti dieci lunghi anni prima che tale fatto venisse alla luce.
La risposta ufficiale parla di una conoscenza del caso da parte della FA avvenuta soltanto negli ultimi mesi, grazie ad informazioni giunte da alcune società di scommesse. Da qui, dunque, sarebbe successivamente nata una vera e propria indagine su Joey Barton.
Il centrocampista, pertanto, sarebbe stato accusato (con rischio di lunga squalifica o, chissà, addirittura di radiazione) anche se fosse rimasto un cosiddetto ‘free agent’ (svincolato).
E’ stato, infatti, chiarito dalla FA che la tempistica riguardo alla faccenda non è minimamente legata al fatto che Barton sia tornato in Premier per vestire (nuovamente) la maglia del Burnley.