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La presidente del calcio francese va controcorrente: “L’omofobia fa parte del gioco”
La presidente della Lega Calcio francese Nathalie Boy de La Tour è stata aspramente criticata per delle sue dichiarazioni della scorsa settimana.
La de La Tour infatti aveva dichiarato che canti a sfondo omofobico fossero una parte del calcio e della cultura di esso.
Questi commenti sembrano abbastanza fuori sincro con la visione di organizzazioni quali “Rouge Direct” in Francia e “Kick it out” in Gran Bretagna che vogliono aiutare ad eliminare l’omofobia, il razzismo e la discriminazione dal calcio.
“Quello che si sente in uno stadio non si sente fuori quando si va a fare shopping”. Queste le dichiarazioni della Presidente rilasciate a Le Parisien in risposta alla proposta del ministro dello Sport francese Roxana Maracineanu di lavorare più seriamente per bandire i canti omofobi dagli Stadi, specialmente dopo che quest’ultima è rimasta scioccata dopo aver assistito al Parco dei Principi alla partita tra PSG e Marsiglia.
“Non sto cercando scuse. Quando si parla di canti omofobi per la maggior parte dei supporters sono accettabili in quanto parte del Folklore.” Ha continuato Boy de la Tour.
“È come tollerare e accettare l’omofobia.” é stata la risposta delle organizzazioni a protezione dei diritti LGBT. Pronte ad aiutare la Lega Calcio francese nell’individuare e punire come previsto dalla legge questo tipo di canti.
Insomma un’uscita quantomeno fuori luogo vista la sensibilità a tutto ciò, in alcuni casi troppo buonista, che viene considerato razzismo o omofobia. Specialmente se pronunciata da uno dei vertici del calcio francese e che ha scatenato l’ennesima bufera.
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