Come ormai continuiamo a scrivere da diverse settimane, è indubbio che la Major League Soccer statunitense sia in una fase di crescita esponenziale tanto fuori dal campo (anche se da questo punto di vista, già da qualche anno le infrastrutture sono a livelli top pure in confronto al tanto blasonato calcio europeo) quanto all’interno del rettangolo di gioco (tentativo da parte di molti club di puntare non più su ‘vecchie glorie’ del football oltreoceano ma su giovani dal potenziale più che interessante per costruire il futuro della squadra e non solo il brand del team).
In questi giorni, tuttavia, sono stati pubblicati i dati riguardanti il trend social di ogni squadra della più importante lega calcistica americana e si può notare come, almeno da questo punto di vista, ciò che tira di più (senza dubbio a causa/grazie alla spinta dei tanti fan europei) sia ancora il club che offre le prestazioni con la propria maglia di stagionati campioni provenienti dal calcio europeo.
Il caso del New York City Football Club, in tal senso, è emblematico. La squadra biancoceleste, entrata a far parte del circuito MLS soltanto nel 2015, insieme all’Orlando City SC di Kakà, ha puntato tutto su nomi altisonanti per lanciarsi con prepotenza sul mercato statunitense e non solo.
Frank Lampard e David Villa prima, Andrea Pirlo e Patrick Vieira (in panchina) poi ed ecco che il gioco è fatto; forte anche del ‘gemellaggio’ con il Manchester City di Pep Guardiola (entrambe le squadre, insieme al Melbourne City australiano, sono infatti controllate dalla medesima e ricchissima proprietà araba), il NYFC risulta attualmente la squadra più popolare a livello social di tutta la MLS.
Sarà stata aiutata anche dai risultati, si dirà. Macché. Al primo anno assoluto nella Major League Soccer, la franchigia newyorkese termina ottava e non riesce ad entrare nemmeno nei playoff per la lotta al titolo mentre nella stagione da poco conclusa i biancocelesti si sono fermati in semifinale a seguiti di un pesantissimo 7-0 totale, tra match di andata e di ritorno, inflitto dal Toronto di Giovinco e Altidore.
Non benissimo, eppure tanto è bastato al NYFC per spiccare il volo e diventare leader nel campo del marketing e dei social.
Ed i campioni della Lega? I Seattle Sounders di Dempsey & co. Risultano addirittura quarti in questa speciale classifica ‘social’, scavalcati, oltre che dalla capolista newyorkese, pure dai L.A. Galaxy (da Beckham in poi, nomi altisonanti e vittorie si sono sprecati a Los Angeles, basti pensare a Steven Gerrard, Robbie Keane, Giovani Dos Santos, Ashley Cole ed il decano Bruce Arena in panchina, solo per fare alcuni nomi) e dalla new entry per l’anno 2017 in MLS Atlanta United FC, di cui si è già parlato in questo spazio qualche settimana fa e che, nel frattempo, continua a piazzare un colpo al giorno (il portiere della nazionale di casa, Guzan, ad esempio, solo qualche ora fa); elemento che sta spingendo molti a ritenere la squadra del ‘Tata’ Martino come la favorita assoluta per la vittoria finale della Major League Soccer che sta per partire.
La direzione presa dalla MLS e dal calcio statunitense (basti pensare alla riforma sulla D2) appare quella giusta, come dimostra il già citato caso Atlanta United, tuttavia, per quanto concerne il mondo dei social, gli USA del calcio sono ancora legati al meccanismo del vecchio campione che porta fan (e follower nel caso del web).
Ci sarà tempo e modo di invertire anche questa tendenza, che sa molto di antiquato.