Placeholder Photo
/

Se la Nazionale ripartisse dal Cuore

Inizia la lettura
/
4 mins read

La Nazionale va rifondata, è la voce che più di tutte si risolleva per ora. Ascoltiamo appelli alle dimissioni, ristrutturazioni, nuovo allenatore. Del resto i commissari tecnici è notorio siano milioni, nel nostro paese. Ma più di tutto, bisogna ripartire dai giocatori, si dice. Specie con tutti gli addii che si sono consumati. Il futuro è di Donnarumma, di Florenzi, ad esempio. Addio a chi ha dato e tanto. Buffon, De Rossi, tra gli altri.


Ma che requisito dovrebbe avere un nuovo giocatore della nazionale? Piedi, certo, talento pennellato e polmone resistente. Volontà e tenacia, poca paura, che se ti trovi davanti Messi lo devi trattare come il fighetto dell’oratorio e fargli capire chi comanda. Eppure, eppure. Ci sono doti che potrebbero racchiudersi in una sola parola. Cuore. Un termine che può andare dal semplice muscolo cardiaco, fino alla dote morale che racchiude quei battiti. Chi ha un cuore grande non è sordo agli altri. E non si guarda mai solo il proprio orticello, che nel caso di tanti calciatori è anche con piscina, tante volte. Il ragazzo che vedete in foto, potrebbe essere l’archetipo del convocabile di cuore. Lui è Danilo Cataldi. Al di là della carriera, che lo vede comunque impegnato bene, specie con Lazio, Genoa e ora Benevento, c’è anche un buon percorso con l’under 21. Ma non è questo che ne fa un giocatore per cui stare attenti. Il ragazzo, oltre ad essere un buon giocatore, ha anche, appunto cuore.

La scorsa estate è convolato a nozze con la sua Elisa. Ma nel momento in cui si è trattato di far uscire la lista nozze, tutti hanno avuto una sorpresa. Danilo e sua moglie hanno chiesto espressamente che al posto dei doni, venissero finanziati due progetti importanti: pagare le cure per Flavio e Francesco, due gemellini affetti da una rara malattia degenerativa e inoltre, dare una mano a Chiara Insidioso. Chiara il 3 febbraio del 2014 è stata aggredita e massacrata a calci dal suo compagno. Ricoverata in fin di vita, passa 304 giorni in coma neurovegetativo. Quando si riprende ha una vita completamente diversa e fortemente ridotta e limitata. Oltre a necessitare di cure continue. Chiara era anche tifosa della Lazio. Necessita di stare in strutture di mantenimento e la famiglia non ha una vita facile. Il fidanzato in appello è stato condannato a 16 anni di reclusione. Io non so da dove ripartirà la Nuova nazionale. Ma credo che un occhio a Danilo lo darei. Non tanto per il talento, quanto per la sua non sordità di cuore. Un organo importante più dei piedi, perchè non fa vincere solo in campo.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articoli recenti a cura di