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La magia di Bim Bum Bam rivive a Etna Comics con Uan, Manuela e il Gruppo80

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Un tuffo nel passato e tanta malinconia. Sono queste le sensazioni che si provano avendo davanti gli idoli di intere generazioni degli anni ’80. Perché Bim Bum Bam, pietra militare di Paolo Bonolis, è un’autentica istituzione. Un programma a cui si guarda con nostalgia e che, forse, potrebbe presto ritornare. L’irriverente Uan, la dolce Manuela Blanchard e il mitico Gruppo80, per la prima volta assoluta in Sicilia, i protagonisti di quei nostalgici pomeriggi degli anni ‘80, sono stati i protagonisti della seconda giornata di Etna Comics, riscuotendo un successo che dimostra l’affetto e la voglia di un loro ritorno in Tv. Enrico Valenti, Pietro Ubaldi, Donatella Sturla e Manuela Blanchard si sono lasciati andare a ricordi e aneddoti divertenti. Caratteri diversi ma con un punto comune: riportare in Tv una televisione per i ragazzi che sia  educativa, moderna e tradizionale al contempo.

Pietro Ubaldi, le manca Bim Bum Bam?

«Molto. Sono approdato a Bim Bum Bam per doppiare Uan dopo la morte del caro collega Giancarlo Muratori, e raccogliere la sua eredità è stato un compito da far tremare i polsi ma che non potevo rifiutare. Non vorrei fare il nostalgico, però ci divertivamo davvero tanto prima. In Tv lavoravo direttamente e indirettamente a differenza di ora che ci lavoro solo indirettamente, nel senso che continuo a fare l’attore in generale. Per quello che posso vedere, manca una Tv per i ragazzi. E c’è tanta gente che vorrebbe un nostro ritorno.»

Enrico Valenti, che ne pensa della TV di oggi?

«Penso che in questo sistema liquido e poco interessante, ci sia la mancanza di un piano industriale che comprenda un piano editoriale che faccia riferimento al nostro settore, ovvero quello dei ragazzi. Senza essere stucchevolmente retorico, posso fermamente dire che nel mondo dei media di oggi manca un piano di tipo educativo, ma al tempo stesso moderno. Personaggi come Uan o Four nascevano perché mossi da persone con una certa sensibilità ed esperienza. E questo progetto di tipo editoriale non può però esistere senza un piano industriale. E visto che c’è la domanda noi diamo l’offerta. Però deve esserci la volontà di produrre qualcosa di intelligente».

Donatella Sturla cosa guarda in TV?

«Guardo poca televisione. Seguo più che altro i notiziari e ma amo follemente Un posto al sole. E’ un programma che consiglio a tutti perché è un po’ come la storia raccontata prima di andare a dormire.»

Uan, come sarebbe la sua vita oggi?

«Mi divertirei tantissimo nel mondo di oggi. Voglio continuare ad esistere: perché mi chiudete in un armadio? Ho tutta l’intenzione di ritornare, magari insieme alla mia famiglia. Non ho solo una fidanzata, sapete?»

Quale sarebbe la tua peculiarità, Uan?

«Sono un personaggio che rimane fedele a se stesso anche nel mondo di oggi. Sono tradizionale, ma non conservativo, mi adatto e adeguo. Però se mi dai in mano un telefonino combino un disastro!.»

Manuela, come è arrivata a condurre Bim Bum Bam?

«Quando ho iniziato a fare televisione ero una ragazzina. Ho iniziato come modella, poi, data la mia statura, mi sono proposta per la Tv. Dopo diversi programmi sono approdata a Bim Bum Bam che è stata una trasmissione di grande successo condotta da un trio molto affiatato: Paolo Bonolis, Uan, (uno e trino perché mosso da due persone più una terza che dava la voce e infine io). Ho sostituito Licia Colò e devo dire che i tre anni del nostro trio sono stati superfortunati perché eravamo non solo molto affiatati ma ci volevamo davvero bene. Per cui le cose funzionavano benissimo. Con il mio arrivo è nato qualcosa di nuovo. C’è stato un forte cambiamento rispetto all’edizione condotta dalla Colò. Diciamo che considerando il mio caratterino Paolo ha avuto il suo bel da fare.  Il fatto di riuscire a improvvisare, a capirsi, a cogliere al volo le battute è un qualcosa che è nata proprio con quel trio lì. Con Paolo ho tutt’ora un buon rapporto anche se non ci vediamo in quanto lui vive a Roma e io a Milano.»

E’ vera la scena in cui Bonolis le spacca un quadro in testa?

«Quella è ormai una scenetta famosa. In realtà l’idea era di rompermi un quadro in testa. Ovviamente c’erano due riprese. La prima con il quadro intero che la seconda in cui il quadro veniva tagliato e poggiato sulla mia testa. Peccato che Paolo non volesse il taglio, tant’è che ha provato veramente a rompermi il quadro sulla testa dimenticando che la tela a olio è molto dura… sono rimasta con il collo bloccato per un po’.»

Manuela, cos’è cambiato nella sua vita dopo Bim Bum Bam?

«Bim Bum Bam è stato un programma bellissimo che ha avuto un successo strepitoso. A programma finito  ho ricevuto altre offerte che ho declinato perché non mi interessavano. Volevo continuare a lavorare per i bambini, per cui chiusa la fascia ragazzi ho deciso di cambiare vita. Ho ripreso a studiare, a viaggiare. Adesso, però, sta arrivando una grande domanda dei personaggi dell’epoca, per cui ci stiamo sbizzarrendo con le idee.»

E’ possibile quindi un vostro ritorno in TV?

«Mi piacerebbe ritornare per i bambini di oggi. Davvero tanto.»

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