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La favola Atalanta: da sorpresa a splendida realtà
Dopo che l’emergenza sanitaria ha costretto anche il calcio a chiudere i battenti, la Serie A è finalmente ripartita. L’attenzione di tutti gli addetti ai lavori era rivolta proprio verso l’Atalanta, con Bergamo che è stata una delle città colpite più pesantemente dall’epidemia. La Dea, tuttavia, ha nuovamente superato le aspettative della vigilia e ha ripreso la stagione così come l’aveva conclusa a marzo: vincendo e segnando valanghe di goal soprattutto tra le mura amiche del Gewiss Stadium.
La Dea vola sia in campionato che in Champions
Alla vigilia di questa stagione, c’era enorme interesse nello scoprire se l’Atalanta di Gian Piero Gasperini sarebbe riuscita a replicare quanto di buono fatto nel passato campionato. In quell’occasione, a seguito di una cavalcata trionfale, era infatti giunta la prima storica qualificazione alla Champions League, traguardo impensabile per i bergamaschi sino a sole due stagioni fa. Quest’anno, se possibile, la Dea ha impressionato ancora di più rispetto all’anno precedente, incantando per la qualità del gioco espresso e per l’incredibile efficienza offensiva. Gli orobici continuano a far registrare record su record e, tra questi, quello che impressiona di più è sicuramente quello relativo alle reti realizzate: mai la Dea in Serie A era riuscita a realizzare 77 goal dopo sole 28 gare. Dati sensazionali che ci fanno comprendere appieno la portata dell’impresa che Gómez e compagni stanno compiendo sia in campionato che in Champions League, competizione in cui i nerazzurri sono già qualificati alle Final Eight che si giocheranno in agosto a Lisbona. Secondo le scommesse Serie A l’Atalanta è anche la favorita nella corsa al quarto posto che garantirebbe la qualificazione alla prossima edizione di Champions, in leggero vantaggio sulla Roma e sul Napoli di Rino Gattuso.
A fare la differenza è il feeling tra presidenza, dirigenza e allenatore
La sensazione di molti è che in casa Atalanta siano riusciti a creare le condizioni ideali per fare del buon calcio. A partire dal presidente Percassi, passando per il direttore sportivo Zamagna e per l’allenatore Gasperini, sino ad arrivare ai calciatori, tutti sanno fare bene il proprio mestiere e tutti sono consapevoli di far parte di un progetto che nel panorama calcistico europeo rappresenta un unicum. In giro per il Vecchio Continente, nessuna squadra negli ultimi anni è riuscita a fare ciò che è riuscito alla Dea. L’Atalanta rappresenta infatti un modello da seguire non solo per il nostro calcio ma per il calcio mondiale, perché gli orobici hanno dimostrato che con il duro lavoro, con la programmazione e con l’organizzazione maniacale dei settori giovanili, è possibile fare calcio ad alti livelli senza spendere una fortuna ma, anzi, chiudendo sempre in attivo. Solo nell’ultima stagione la società bergamasca ha chiuso il bilancio con un utile vicino ai 180 milioni di euro, numeri che fanno impallidire tutti i top club europei, Barcellona e Real Madrid inclusi.
Da sorpresa, l’Atalanta si è trasformata in una splendida realtà e il nostro augurio è che nel prossimo futuro il nostro calcio possa tornare ai fasti di un tempo prendendo a esempio lo straordinario lavoro fatto in quel di Bergamo.