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La Caffeina è Doping?

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La Caffeina è Doping?

La caffeina migliora sensibilmente le prestazioni atletiche e il suo consumo è stato sottoposto a continui controlli per gli atleti professionisti. Oggi gli atleti olimpici possono godersi una tazza di caffè prima di gareggiare, ma tra il 1984 e il 2004 l’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha vietato alte concentrazioni di caffeina per tutti gli sport olimpici. Il monitoraggio dei livelli di caffeina è straordinariamente complicato. La caffeina viene comunemente consumata negli alimenti e nelle bevande come parte della normale dieta degli atleti e non direttamente per aumentare le loro prestazioni. La caffeina viene anche metabolizzata a velocità diverse, rendendo difficile determinare i modelli di utilizzo attraverso il lavoro del sangue.

Poiché le dosi di miglioramento delle prestazioni dello stimolante sono state trovate quasi indistinguibili dal consumo normale, la WADA ha ritirato parte delle restrizioni sulla caffeina per evitare di penalizzare ingiustamente gli atleti. Secondo un portavoce della WADA, l’organizzazione ha stabilito che la caffeina non soddisfaceva più almeno due dei tre criteri per l’inclusione nell’elenco proibito. I criteri per vietare un farmaco sono i seguenti:

  • Ha il potenziale per migliorare le prestazioni sportive
  • Rappresenta un rischio per la salute degli atleti
  • Viola lo spirito dello sport

Caffeina e sport, le dosi consentite

Lo stimolante rimane nella lista di controllo WADA dal 2018 e i livelli di caffeina degli atleti sono ancora monitorati attivamente per i modelli di utilizzo. Tuttavia, anche se un  divieto molto restringente venisse ripristinato, gli atleti non dovrebbero essere costretti ad astenersi completamente dall’assumere caffè. Il limite attuale è fissato a 12 microgrammi / ml nelle urine, che equivale all’incirca a bere 6/8 porzioni di caffè espresso nel corso di poche ore.

La caffeina ha un effetto stimolante sia sul sistema nervoso centrale, sia sulla muscolatura e se assunta poco prima di una attività sportiva può risultare utile in alcune tipologie di sport. La caffeina può anche determinare un lieve aumento della frequenza cardiaca, un variabile che influenzerebbe negativamente le prestazioni negli sport dove la frequenza cardiaca è fondamentale, come tutte le discipline di precisione e di concentrazione.

La caffeina può migliorare sensibilmente le prestazioni sportive e rendere più vigile la soglia di attenzione, oltre ad apportare benefici alla resistenza sul lungo periodo (come ad esempio nel ciclismo), seppur in maniera molto variabile da persona a persona. Dopo l’assunzione per via orale la caffeina è rilevabile nel sangue già nel giro di 5 minuti. Le sue tracce persistono per molte ore e il tempo di dimezzamento della caffeina nel sangue varia dalle 3 alle 6 ore.

( Fonte https://nationalcoffee.blog/2018/02/12/can-olympic-athletes-have-caffe )

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