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Klod: la storia di Klaudio Ndoja in un cortometraggio

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Klod: la storia di Klaudio Ndoja in un cortometraggio

Giuseppe Marco Albano ha creato uno short movie ispirato alla storia del cestista Klaudio Ndoja, raccontata  nel libro “La morte è certa, la vita no” scritto da Michele Pettene. “Terra di Tutti Film Festival”, dal 6 all’11 ottobre a Bologna e online, ha messo a disposizione gratuitamente sul proprio sito il corto. Non ce lo siamo fatti scappare.

Vivere o sopravvivere? Una scelta che prima o poi, se ti ascolti veramente, devi prendere. Siamo a Scutari nel 1997 e il padre di Klaudio, dopo l’episodio della proiettile che ha colpito la figlia, ha capito che era il momento di cambiare, di prendere un’altra strada. Voleva un futuro migliore per sé, ma soprattutto per i figli. Non ha esitato: valigie e in viaggio per una nuova meta, l’Italia. Dopo aver salutato la nonna – a cui Klaudio era molto legato – e dopo un viaggio lungo ed estenuante tra camion e barcone, gli Ndoja arrivano, facendo l’ultimo tratto a nuoto, a Brindisi. Un nuovo inizio, per la famiglia e per Klaudio che dall’oratorio di Palazzolo si troverà catapultato, in un decennio, in serie A, diventando il primo cestista albanese a esordire nella massima serie.

Il video si apre e si chiude con l’essenza della storia di Klaudio: l’amore per la palla a spicchi. L’inizio, quando dopo essere tornato a casa da scuola vede in giardino un canestro nuovo, installato dal padre per far si che si possa divertire e allenare. E la fine, con le immagini dei suoi momenti magici sul parquet delle varie squadre in cui ha militato.

Un cerchio che si chiude, un sogno che si avvera. Klod, come viene chiamato dagli amici, non ha scelto di sopravvivere ma di vivere, riempiendo la vita della cosa che più lo rende felice: il basket. Emozioni che arrivano dritte a chi guarda questo cortometraggio che mette in luce quanto “La morte è certa, la vita no”.

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