Lo sport sa regalarci spesso delle emozioni che non vengono da una vittoria sul campo, da un record finalmente battuto, da un goal all’ultimo secondo. Oggi c’è una storia che commuove, di rinuncia e sacrificio. La protagonista è Joana Bolling, ventidue anni, promessa della palla a mano argentina. L’atleta non parteciperà all’Olimpiade della prossima estate a Rio de Janeiro per donare un rene al padre Elnews, ex cestita, che da tempo si sottoponeva alla dialisi tre volte alla settimana per insufficienza renale.
L’intervento, effettuato lo scorso 5 aprile, è riuscito, ma la convalescenza per Joana è ancora lunga e i Giochi di Rio de Janeiro potrà seguirli solo da casa. Sui social scrive “Ohana significa famiglia e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato” ed emoziona tutti.
Joana non potrà partecipare alle Olimpiadi, ma senza dubbio ha giocato, in squadra con suo padre, una partita molto più importante. È comunque molto giovane e niente le impedirà di tentare la qualifica per i giochi olimpici del 2020, magari con papà Elnews sugli spalti a fare il tifo per lei.
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