Investire in Borsa: guida per i principianti

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Iniziare ad investire in Borsa e farlo da zero, andando magari a sfruttare le potenzialità della rete attuale che consentono di avvicinarsi allo strumento anche direttamente in rete. Quello delle azioni è un mondo complesso, che è bene approcciare con cognizione di causa, quindi solo dopo aver messo da parte un bagaglio di competenze tecniche di un certo livello.
La Borsa valori come noto, è il luogo all’interno del quale avviene la compravendita i titoli azionari relativi a società quotate; una società di questo tipo, che prende il nome di spa, va a cedere parti del proprio capitale mettendole sul mercato, acquistabili da chi lo voglia.
Sono tanti i beni che possono essere oggetto di contrattazione in Borsa perché tante sono le società che si quotano; di base si parla di valori mobiliari, che sono la maggior parte. Esistono tuttavia anche Borse Merci, che si occupano invece di contrattazione di merci di svariato genere.
Per quanto riguarda i titoli, in Borsa è possibile negoziare strumenti di varia natura come azioni, obbligazioni, materie prime, metalli preziosi, valute (ultimamente anche criptovalute). Un luogo virtuale all’interno del quale si assiste alla negoziazione di asset di ogni genere.

Come funziona la Borsa

Chi acquista azioni lo fa ovviamente con l’obiettivo di vedere crescerne il valore nell’arco del tempo. La negoziazione dei titoli può avvenire tramite intermediari professionali, quali ad esempio banche, broker o società di intermediazione. Da qualche tempo è possibile anche investire in Borsa online, tramite il trading virtuale, affidandosi quindi a broker sul web.
Si tratta in questo caso di piattaforme web che consentono di accedere ai mercati in modo diretto senza passare quindi da intermediari fisici; il che oltre a rappresentare un’opportunità comporta anche rischi evidenti, vista la semplicità di accesso allo strumento che potrebbe quindi finire nelle mani sbagliate.

Gli indici azionari della Borsa

Ovviamente domanda ed offerta per un dato titoli influiscono direttamente sul prezzo dello stesso: nel caso di richieste consistenti ad esempio, che superino le vendite, il valore tenderà a salire (entro un massimo, potrebbe essere sospeso per eccesso di rialzo); viceversa, se la quantità di vendite diventa più alta rispetto agli acquisti, il prezzo scende. E può farlo anche in modo vertiginoso, nel caso in cui questa forbice sia molto ampia.
Da segnalare infine che ogni Borsa ha il proprio indice di riferimento; ciascuno di questi va a circoscrivere l’andamento temporale di diversi panieri di beni che sono poi rappresentativi dello stato di salute dell’economia di un paese. Negli Usa ad esempio l’indice di riferimento è il Dow Jones, in Italia è il FTSE Mib.
E da paese a paese cambia anche la Borsa di riferimento: in Italia ad esempio la sede è Piazza Affari, a Milano; ci sono poi, per restare sulle più famose, le Borse di Francoforte, di Londra, di Tokyo, di Shangai, di New York ecc… un mercato che non dorme mai, anche grazie alle recenti telematizzazioni che hanno trasformato la Borsa in una piazza non stop, dove è possibile effettuare transazioni a qualsiasi ora.

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