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In Spagna scoppia (di nuovo) lo scandalo calcioscommesse
La polizia sta indagando su un presunto filone di partite truccate che ha coinvolto i primi tre campionati di calcio spagnoli e ha indagato diverse persone, tra cui giocatori attuali, ex e dirigenti di club.
La polizia spagnola ha dichiarato di aver effettuato nove ricerche in tutta la Spagna trovando un collegamento tra partite truccate, riciclaggio di denaro sporco e bande criminali: “Ci aspettiamo di fare 11 arresti tra cui giocatori presenti e passati delle prime tre divisioni calcistiche, presidenti e manager”.
L’operazione ha stabilito che sono stati fatti molti accordi con diversi giocatori per truccare le partite, almeno tre per ogni divisione. I risultati combinati delle partite della terza divisione non ebbero attuazione portando a delle perdite da parte dei corruttori così da dover ripetere la cosa più e più volte per recuperare le perdite e andare in profitto.
Una delle partite incriminate, di seconda divisione, ha avuto dal punto di vista delle scommesse, un volume di soldi puntati 14 volte superiore al normale, sintomo chiaro di anomalia.
In tutto questo la Liga ha fatto i complimenti alle forze dell’ordine dichiarandosi soddisfatta dell’operazione a prova che le misure anti match-fixing introdotte cinque anni fa stanno funzionando. Le scommesse sui match combinati erano per lo più risultati alla fine del primo tempo e numero di corner totali. Una volta convinti i giocatori il pagamento avveniva ovviamente in contanti, la metà prima dell’evento e la seconda una volta terminata la partita.
Tra gli indagati anche nomi illustri come Carlos Aranda, Inigo Lopez e Raul Bravo, ex Real Madrid.
Non è la prima volta che il calcio spagnolo finisce nel ciclone delle partite truccate. Già nel 2018 scattò l’allarme del calcioscommesse e le indagini portarono alla luce la longa manus della criminalità organizzata.
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