Chi conosce la SFC Napoli? Nessuno. Ma è una squadra che sviluppa i piccoli calciatori a 9mila chilometri dalla città che prende il nome della sirena Partenope e lo fa facendo indossare i colori della squadra di Diego Maradona.
La storia la racconta Antonio Avino alle pagine de Il Napolista: “Sono un viaggiatore e qualche anno fa mi stufai di vedere i bambini del mondo indossare maglie con le solite squadre così prima di ogni viaggio mi facevo stampare delle magliette da regalare i bambini ed al momento ho toccato Indonesia, Tanzania, Namibia, Cina, Colombia e Perù“.
Avino racconta poi la scoperta di questa scuola, avvenuta per caso perché “Mentre mi trovavo a Bogotà notai questa scuola calcio, li contattai per capire perché si chiamassero così, e loro mi risposero dicendo che apprezzavano molto la squadra azzurra e che volevano che i loro bambini avessero il Napoli come un obiettivo da raggiungere. Così ho deciso di accumulare un po’ di roba del Napoli in mio possesso (pantaloncini, calzettoni, un costume, delle t-shirt e una maglia ufficiale) e di portargliela in dono“.
La squadra lavora molto nella periferia di una città complessa come quella di Bogotà da 4 anni ormai, nata in agosto proprio come il Napoli “ufficiale” e prima della partita si riuniscono in cerchio e urlano il nome della città. Un orgoglio per tutti i napoletani.
Quanto bello sarebbe se la SSC Napoli sia accorgesse di questa piccola realtà e la trasformasse in una vera e propria succursale sudamericana.