Nino Migliori, bolognese classe 1926 è un maestro della storia della fotografia italiana. Come insegna la storia della fotografia i grandi scatti non si sa mai in che misura possano essere preparati, sta di fatto che all’improvviso qualcosa accade davanti all’occhio del fotografo e per una magia indefinibile, talvolta, un’immagine diventa il simbolo di un’epoca o più semplicemente di un’atmosfera generale.
Simbolo degli anni ‘50 e di una irrefrenabile voglia di rinascita dopo la Seconda Guerra Mondiale è lo scatto, meraviglioso, dal titolo Il Tuffatore del 1951 di Nino Migliori.
La storia di questo scatto senza tempo è molto semplice, Nino Migliori si trova a Rimini e dei ragazzi si stanno tuffando; sono passati cinquantatre anni da quel giorno ma questa fotografia continua ad essere il simbolo indiscusso dello sport all’aria aperta, dell’estate e della spensieratezza della giovinezza.
La foto fu scattata con una Rolleiflex 6×6 e così la descrive Nino Migliori: “Non mi identifico con quella foto perché è frutto del caso. Ero a Rimini sul molo dove volevo esaminare questo tipo di tuffi che erano fatti in modo particolare con una corsa di due o tre metri e il salto. Volevo capire se riuscivo a riprendere una posizione orizzontale del tuffatore nonostante la rincorsa così breve”.
Frutto del caso, quest’immagine cristallizza la bellezza dei corpi perfetti, in un magico volo senza tempo.
Vorrei sapere quando Migliori ha esposto o pubblicato per la prima volta la sua foto “il tuffatore” del 1951. Oppure la rende nota solo ora? E’ sua o era fra quei negativi mai ritirati di cui recentemente ha fatto una mostra?
Saluti
Giovanni Fanetti
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