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Il Lecce in Serie A non vale una rinascita per il calcio del Sud Italia

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Il Lecce in Serie A non vale una rinascita per il calcio del Sud Italia

La promozione dei pugliesi in Serie A rischia di rappresentare l’ennesimo caso isolato del movimento calcistico meridionale, a corto di progetti duraturi e investimenti nei campionati professionistici italiani.

 A sette anni di distanza il Lecce torna nella massima serie mandando in estasi una città intera. L’incubo della doppia retrocessione nel 2012 (prima in serie B e poi in Serie C dopo la combine nel derby contro il Bari) è stato cancellato del tutto al termine di una stagione esaltante disputata dalla squadra allenata da Liverani. I salentini parteciperanno al campionato di Serie A per la sedicesima volta nella loro storia. Il capolavoro cominciato con l’arrivo in società dell’avvocato leccese Saverio Sticchi Damiani, attualmente numero uno del club, ha inizio nel 2015, quando la nuova società si prefigge l’obiettivo di riportare i giallorossi dalla terza serie alla Serie B.

La promozione nel Purgatorio della B arriva nella stagione 2017/2018 e passa solo un anno prima dell’arrivo in Paradiso. Un doppio salto dalla terza serie alla Serie A che ha sancito una scalata meravigliosa. La gestione del club è figlia di un progetto lungimirante che mira all’acquisizione dello stadio Via del Mare e al coraggio di portare cambiamenti sostanziali nella rosa di giocatori allenata da Fabio Liverani, che in Lucioni, centrale difensivo, e nel trequartista Mancosu, ha trovato due pilastri su cui fondare i propri successi.

L’impresa del Lecce appare isolata da un contesto geografico ed economico in cui il calcio fatica ad emergere da una condizione stagnante. Escludendo il Napoli (un caso a parte per dimensioni della città, per introiti e storia calcistica) e gli indubbi meriti di Aurelio De Laurentiis, un presidente che ha saputo risollevare una piazza enorme per numero di tifosi e per potenzialità economiche, l’ultimo club meridionale capace di uscire fuori dall’anonimato è stato il Palermo del vulcanico Maurizio Zamparini. In questi giorni sui rosanero (che in teoria avrebbero dovuto giocarsi i play off per la promozione in Serie A) è piovuto un meteorite dal Tribunale Federale Nazionale che li ha di colpo retrocessi per illeciti amministrativi all’ultimo posto della Serie B, con conseguente discesa negli inferi della Serie C.

La questione meridionale nel calcio è un tema sicuramente complesso che rispecchia fedelmente gli annosi e storici problemi di sviluppo in una zona geografica italiana. I numeri parlano chiaro: in questa stagione, su 20 squadre, solo Napoli e Cagliari hanno rappresentato il Sud Italia in Serie A. Molte storiche piazze di grandi città in questi anni sono cadute in disgrazia, come il Bari che quest’anno è stato promosso in terza serie, o come il Catania e la Reggina, che si sono scontrate ieri nei Play Off della Serie C. Il Messina, altra società di una città importante, si è salvato per il rotto della cuffia con i Play Out in Serie D, mentre il Foggia, nell’ennesimo marasma giudiziario che in questi giorni sta coinvolgendo la Serie B, attende di conoscere il proprio destino in merito al ricorso sui 6 punti di penalizzazione (in caso di vittoria sarebbe la Salernitana di Claudio Lotito a scendere in Serie C).

Nel foltissimo elenco di società italiane fallite dal 2002 fino ad oggi quelle meridionali rappresentano una larga fetta. Il profondo solco con il Centro Nord costituisce da sempre un divario difficile da colmare e le speranze del calcio meridionale non possono ridursi a sporadiche promozioni di singoli club. Facile a dirsi, certo, ma il nostro vuole essere un augurio per un calcio in cui un bambino siciliano o calabrese non sia “costretto” a scegliere di tifare una fra Inter, Milan o Juventus e abbia la possibilità di poter crescere con il mito della squadra locale.

Le società di calcio fallite dal 2002 ad oggi*

Stagione 2002/2003: Fiorentina, Lecco, Fasano, Sant’Anastasia, Forlì

Stagione 2003/2004: Mestre, Alessandria, Alzano, Pordenone, Poggibonsi, Gladiator, Thiene, Cosenza e Gela

Stagione 2004/2005: Napoli, Ancona, Viterbese, Brindisi, Isernia, L’Aquila, Meda, Palmese, Paternò, Pro Vercelli, Potenza, Imolese

Stagione 2005/2006: Benevento, Como, Cosenza, Andria, Imolese, Perugia, Reggiana, Rosetana, Salernitana, Sora, SPAL, Torino, Venezia, Vis Pesaro

Stagione 2006/2007: Catanzaro, Sassari Torres, Gela, Acireale, Chieti, Fermana, Gualdo, Monopoli

Stagione 2008/2009: Castelnuovo, Spezia, Massese, Lucchese, Torres, Nuorese, Teramo, Martina, Messina, Alghero

Stagione 2009/2010: Avellino, Pisa, Treviso, Venezia, Biellese, Ivrea, Pistoiese, Sambenedettese

Stagione 2010/2011: Ancona, Arezzo, Figline, Gallipoli, Mantova, Perugia, Real Marcianise, Rimini, Alghero, Cassino, Igiea Virtus, Itala San Marco, Legnano, Manfredonia, Monopoli, Olbia, Pescina, Potenza, Pro Vasto, Pro Vercelli, Sangiustese, Scafatese, Colligiana, Pro Sesto, Matera, Sanremese

Stagione 2011/2012: Atletico Roma, Brindisi, Canavese, Cavese, Cosenza, Crociati Noceto, Gela, Lucchese, Matera, Ravenna, Rodengo, Salernitana, Sangiovannese, Sanremese, Potenza, Villacidrese

Stagione 2012/2013: Foggia, Giulianova, Pergocrema, Piacenza, Siracusa, SPAL, Taranto, Triestina, Montichiari

Stagione 2013/2014: Tritium, Treviso, Portogruaro, Campobasso, Sambenedettese, Andria, Borgo a Bruggiano, Casale, Milazzo

Stagione 2014/2015: Padova, Siena, Viareggio

Stagione 2015/2016: Barletta, Grosseto, Monza, Parma, Real Vicenza, Reggina, Varese, Venezia

Stagione 2016/2017: Martina Franca, Pavia, Rimini

Stagione 2017/2018: Como, Latina, Mantova, Maceratese, Messina, Modena, Vicenza

Stagione 2018/2019: Cesena, Bari, Mestre, Lucchese, Reggiana, Juve Stabia, Fidelis Andria, Trapani

*Tratto da Panorama.it

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