26 maggio 2017: la data in cui Andrea Agnelli potrebbe perdere la Juventus e guadagnare la Ferrari. Come? Fra giochi di potere, giustizia sportiva e intrecci familiari. Tutto inizia a luglio. Indagine antimafia in Piemonte. Sgominata una “cellula” della ‘ndrangheta calabrese. Fra i vari interessi, anche il calcio. Il processo si chiude. La vicenda legata ad Andrea Agnelli, no. Giuseppe Pecoraro, procuratore della FIGC, chiede e ottiene 5000 pagine dalla Procura di Torino. Quindi redige l’accusa. Andrea Agnelli è nell’occhio del ciclone. Ammette di conoscere i personaggi, ma ribadisce la propria posizione: non sapeva fossero ‘ndranghetisti. Urge un chiarimento: non vi sono reati commessi dalla Juventus. La società bianconera non rischia retrocessioni, penalizzazioni e scudetti. Andrea Agnelli invece potrebbe pagare in prima persona la “violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità e dell’obbligo di osservanza delle norme degli atti federali”. Dipende da cosa ha scritto Pecoraro. Il procuratore ha redatto 20 pagine così convincenti da finire nelle scrivanie della Commissione Antimafia. Il Risultato? La FIGC potrebbe chiedere l’inibizione di Agnelli fino a 3 anni, anche se è realistico che la vicenda si risolva in una inibizione per sei mesi. Quanto basta, comunque, per non rappresentare più la società in Lega Calcio. Ed essere costretto così ad uscire di scena e passare la mano. A chi? E cosa ne pensano, a casa? Beh, la famiglia non è così unita. Andrea è ai ferri corti, e roventi, con John Elkann. Il cugino, spalleggiato dalla moglie Lavinia Borromeo, non è entusiasta del secondo matrimonio fra Andrea e l’attuale compagna Deniz Akalin. L’antipatia dei coniugi Elkann, fra l’altro, gli è già costata carissima. Il 15 aprile del 2016, il CDA Ferrari ha bocciato la candidatura di Andrea Agnelli, presentata sull’onda dei successi sportivi ottenuti con la Juventus.
In quel CDA è entrato Lapo Elkann, destinato ad uscirne. Uno scenario che riapre le porte di Maranello. Resta da capire come e quando avverrà il “dirottamento” di Andrea. Molto, se non tutto, è nelle mani del cugino John, che ha le chiavi della “cassaforte” di famiglia ed è in cerca di una soluzione con Sergio Marchionne. Certo, se la Juventus fallisse l’assalto alla Champions e Andrea fosse condannato dalla giustizia sportiva sarebbe tutto più facile… E il tifo? E la passione? Asfaltate dalla Ragion di Stato. John Elkann rivuole la Juventus. E la avrà. Chi sarà al suo fianco? Il ritorno di Alessandro Del Piero è un’ipotesi romantica, ma alla Juventus si è pragmatici. L’ex capitano ha poco “peso” politico. Prima deve mettere su i muscoli per reggere tutte le pressioni che gravitano sul mondo Juventus. Nel frattempo, ok a Marotta e Nedved. Assumeranno pieni poteri. Senza trascurare la figura di Alessandro Nasi. Chi è? Il cugino di John Elkann, molto amico di Lavinia Borromeo, nonché attuale compagno di Alena Seredova, ex del capitano Gigi Buffon destinato a un possibile (probabile) futuro in bianconero. Piccolo il mondo, a Torino, dove la “Dynasty”, non si fa mancare nulla.