Il canto del cigno: Kobe Bryant fa 60 e saluta il mondo con una promessa per l’Italia

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E’ finita: Kobe Bryant dice addio al Basket giocato dopo 20 anni di carriera e 5 titoli, tutti con una sola squadra,i Los Angeles Lakers. La franchigia californiana, che tra le sue fila può vantare nomi entrati nella leggenda della NBA come Magic Johnson, Kareem Abdul Jabbar e Shaquille O’Neal, saluta forse il suo figlio prediletto e lo fa in grande stile con una vittoria emozionante quanto inutile contro gli Utah Jazz.

Kobe tirato a lucido per l’ultima uscita della sua carriera sul parquet dello Staples Center, ne piazza 60, facendo anche il record di punti segnati in una partita della Regular Season di quest’anno. E non poteva essere altrimenti. Se ne va quindi uno dei giocatori più amati e allo stesso tempo odiati della storia del basket americano e non solo, infrangendo record e infilandosi 5 anelli alle dita senza mai riuscire ad eguagliare il traguardo raggiunto dal solo che può essere considerato superiore a lui, Michael Jordan che con i suoi Bulls ha conquistato 6 titoli. Il discorso e la commozione di Bryant ha emozionato un mondo intero, facendo, tra le altre cose, passare in sordina il record di vittorie di Golden State ( 73-9), superando quello della stagione 95-96, proprio di Chicago ai tempi di MJ.

Se ne va Kobe, lascia la pallacanestro giocata ma con una promessa per l’Italia: rispondendo (in italiano perfetto, essendo cresciuto qua con il padre giocatore in molti team nostrani) ad una domanda di un giornalista, il Mamba sottolinea che tornerà nella nostra Penisola, non per giocare ma con la volontà di aiutare i ragazzi a migliorare il loro gioco e il loro amore per questo sport.

Ti aspettiamo Kobe.

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