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I Soldi Spicci strepitosi sul palco di Etna Comics. E in autunno il debutto sul grande schermo ne “La fuitina sbagliata”.

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Uno strepitoso successo sul web li ha catapultati sul grande schermo, tant’è che a breve saranno protagonisti del film “La fuitina sbagliata”. «Questa è una bellissima storia d’amore, un Romeo & Giulietta al contrario». Loro sono “I Soldi Spicci”, l’esilarante duo comico da un milione di follower, formato dai palermitani Claudio Casisa e Annandrea Vitrano che insieme danno vita a una delle coppie più amate del web grazie agli sketch postati sui social. Sono stati proprio loro i protagonisti dell’area palco dell’ottava edizione del Festival Internazionale della Cultura e del Fumetto Pop che si è svolta a Catania dal 31 al 3 giugno.

Dagli inizi a teatro nel 2012 fino a Zelig, passando per Colorado. Talentuosi e con uno spiccato senso dell’humor, i Soldi Spicci, coppia anche nella vita, debutteranno sul grande schermo nella pellicola “La fuitina sbagliata”, una storia d’amore tra due giovani, interpretati proprio da Annandrea e Claudio, che si concluderà con la classica “fuitina”, ma in questo caso una fuga “sbagliata” perché, a ridosso del matrimonio, la coppia scoprirà di non amarsi più.

In autunno uscirà il vostro primo film, La fuitina sbagliata, la cui factory è creata da Alessandro Siani e Riccardo Tozzi.  Com’è nata l’idea di questa storia?

«L’idea è nata in maniera strana, da un piccolo incidente comico. Noi siamo una coppia anche nella vita e il riferimento che di solito di ha, quando si parla di amore, è sempre a Romeo e Giulietta. Allora abbiamo pensato di ispirarci proprio a loro raccontandone però una versione al contrario. Ne “La fuitina sbagliata”, infatti, noi vogliamo lasciarci ma i nostri genitori non vogliono. L’idea non è partita solo da noi ma anche dagli sceneggiatori Salvo Rinaudo e Marco Alessi, autore di Elisa di Rivombrosa e Immaturi. E’ un lavoro di gruppo ed è stata una delle esperienze più belle della nostra vita.»

Che differenze ci sono tra la vostra coppia e quella che portate in scena nel film?

«Non ci sono grandi differenze  a die il vero. La coppia che facciamo vedere ne La fuitina sbagliata è un po’ la nostra coppia, ovviamente con delle dinamiche diverse legate più alle nostre famiglie che non si rispecchiano nelle nostre. Tendenzialmente, nel film abbiamo dei caratteri un po’ più esagerati. Più dimesso e pauroso Claudio, un po’ più estroversa e verace Annandrea.»

Dal web al cinema quanto è stato difficile questo percorso?

«Passare dal web al cinema è stato non solo un grande salto ma anche una grande fatica. Un’avventura che comporta tanti sacrifici: dalla scrittura al montaggio alla scelta delle musiche. Girare un film è davvero dura ma ti senti gratificato. E quando ti rendi conto di esserci arrivato riesci a godere anche di tutto quello che ti ruota intorno. Adesso speriamo di essere accettati anche in questo mondo».

Qual è stata la difficoltà maggiore?

«Di sicuro passare da un minuto e mezzo del web a un’ora e mezza sul grande schermo. E’ stata questa la grande sfida. Anche perché è solo grazie al web, e non smetteremo mai di ringraziare i nostri followers, se siamo approdati al cinema. Sono stati i nostri numeri a darci una certa credibilità nei confronti dei nostri produttori e a farci piacere, riconoscere e amare dalla gente.»

C’è uno sketch a cui siete più legati?

«Diciamo che i nostri sketch non sono altro che la trasposizione della nostra quotidianità. Non inseriamo mai nulla che non ci sia realmente accaduto. Però ce n’è uno a cui siamo particolarmente legati, quello di Rosy Abate perché ci ha permesso di lanciare, in maniera ironica, il messaggio che ci eravamo prefissati, ovvero quello di parlare della nostra meravigliosa Sicilia.»

Non solo web ma anche tanto teatro.

«Esattamente. In realtà proveniamo dal teatro. E’ il nostro primo amore. Abbiamo studiato teatro ed è lì che ci piace stare. Anche se la nostra popolarità deriva dal web. Ma gli applausi non potranno mai sostituire i like di Facebook.»

Perché avete deciso di chiamarvi “I Soldi Spicci”?

«Abbiamo deciso di chiamarci così una delle prime volte che abbiamo recitato assieme durante un laboratorio teatrale. Non avevamo voglia di usare i nostri nomi e cognomi perché ci sembrava una cosa molto inflazionata, e così abbiamo preferito un nome fresco, corto e originale. I soldi spicci ci suonava molto bene e dobbiamo dire che alla fine ci ha anche portato fortuna.»

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