La FBI sta investigando sulla corruzione nel college basketball americano. L’indagine della polizia federale statunitense sta ottenendo prove schiaccianti sul fatto che più di 20 università, tra le più famose, siano implicate in questo scandalo per aver infranto le regole della NCAA.
Un caso complicato che vedrà coinvolti tantissimi avvocati per difendere quelle squadre, giocatori e tanti altri personaggi iscritti nel registro degli indagati.
Le Università sotto accusa:
Alabama, Duke, Kentucky, LSU, Maryland, Michigan State, NC State, North Carolina, Seton Hall, Texas, USC e Washington sono le università accusate di aver aggirato le regole del sistema per portare i giocatori più forti in uscita dal liceo a vestire la loro maglia. Nel particolare l’aver pagato centinaia di migliaia di dollari i giocatori e le loro famiglie per ingaggiarli.
Il caso Arizona:
La FBI ha intercettato conversazioni telefoniche tra il coach di Arizona Sean Miller e un personaggio chiave dell’indagine, tal Christian Dawkins, dove i due discutono di una cifra di 100.000 dollari per assicurarsi la firma del freshman Deandre Ayton con i Wildcats.
L’università ha subito preso le distanze da coach Sean Miller che non allenerà la prossima sfida contro Oregon per il bene dell’università e del programma cestistico. Stessa sorte che non toccherà alla stellina Ayton che, con la sua media di 19,9 punti a partita, sarà regolarmente in campo.
Il board di Arizona si è riunito d’emergenza per studiare una strategia legale efficace. Il preside dell’università Bill Ridenour ha dichiarato: “Dobbiamo fare di tutto per mantenere l’eccellenza e la credibilità del nostro programma sportivo tra i più invidiati del paese, e assicurare l’incolumità giudiziaria di tutti i protagonisti coinvolti nella vicenda”.
Nella stessa direzione stanno andando anche i legali di Ayton che hanno chiesto alla FBI e alla NCAA di pulire immediatamente il nome del giocatore pena una denuncia. Anche la sua famiglia si è dichiarata “oltraggiata e disgustata”.
I personaggi chiave dello scandalo:
Andy Miller: ex agente NBA e fondatore della ASM Sports. Ha rappresentato giocatori del calibro di Garnett, Porzingis e Kyle Lowry. Il suo computer analizzato dalla FBI ha mostrato pagamenti a licei e giocatori.
Christian Dawkins: Agente sportivo, figura chiave all’interno dello scandalo. E’ considerato uno dei grandi manovratori dello scambio di soldi sottobanco.
Jim Gatto: Esecutivo del reparto marketing dell’Adidas. Ha indirizzato pagamenti ingenti a giocatori e famiglie per fargli scegliere di giocare con college sponsorizzati dall’Adidas. E’ universalmente riconosciuto come il deus ex machina dei gadget sportivi all’interno del college basketball.
Chuck Person, Lamont Evans, Emanuel Richardson, Tony Bland: assistenti rispettivamente delle università di Auburn, Oklahoma State, Arizona e USC. Tutti e quattro licenziati in tronco per aver accettato “mazzette” per mettere in mostra e far giocare alcuni giocatori rispetto ad altri.
I giocatori coinvolti:
Dennis Smith Jr: il rookie dei Dallas Mavericks ha ricevuto un compenso a cinque cifre prima di scegliere NC State come college. Smith è stato scelto alla numero 9 nell’ultimo draft NBA.
Isaiah Whitehead: Al suo secondo anno con i Brooklyn Nets, ha ricevuto soldi quando giocava alla Seton Hall.
Edrice “Bam” Adebayo: il centro rookie dei Miami Heat ha ricevuto un grosso pagamento prima di accedere all’università del Kentucky. Draftato lo scorso anno alla numero 14.
Markelle Fultz: la prima scelta dello scorso draft dei Philadelphia 76ers ha ricevuto 10,000 dollari prima di scegliere l’università di Washington.
Kyle Kuzma: Il giocatore dei Los Angeles Lakers ha ricevuto 10,000 dollari mentre giocava all’università di Utah.
P.J. Dozier: l’ex All American ha ricevuto 6,000 dollari quando giocava a South Carolina. L’anno scorso ha condotto, da sophomore, la sua università alle Final Four. Ha giocato per i Maverick e per OKC in questa stagione dopo non esser stato draftato.
Josh Jackson: Apples Jones, la mamma del talento selezionato con il numero quattro all’ultimo draft dai Phoenix Suns, ha ricevuto 2700 dollari per mandare il figlio all’università del Kansas.
Zitti tutti parla il Re:
Sulla vicenda si è espresso anche King James, che al college non ci è andato ma è passato direttamente dalla High School alla NBA prima che la nuova regola introdotta nel 2006 non lo permettesse più: “La NCAA è corrotta e noi lo sappiamo. Mi dispiace, lo so che domani tutti i giornali metteranno queste dichiarazioni in prima pagina ma è la verità. E’ corrotta.” Prima di concludere che gli piacerebbe avere una conversazione sull’argomento con il commissioner della NBA Adam Silver.
Questa effettivamente come ha affermato Lebron James è una pratica abusata e conosciuta da tutti. Il giro di soldi nel college basketball americano è incredibile e ovviamente tutti cercano di prendersi un vantaggio il che significa convincere i migliori talenti del liceo ad unirsi a loro. Spesso il blasone dell’Università e la sola borsa di studio non bastano. Spesso ci vuole un’altra borsa, stavolta piena di soldi. FBI meglio tardi che mai…