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Giuseppe Chiappella: Firenze andata e ritorno

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Giuseppe Chiappella: Firenze andata e ritorno

Lombardo come Prandelli, tornò anche lui sulla panchina della Fiorentina. Giuseppe Chiappella scrisse pagine importanti della storia gigliata, prima da giocatore e poi da allenatore. Campione d’Italia nel 1956, partiva da mediano e in fase di non possesso andava a marcare l’uomo più avanzato del reparto arretrato, permettendo a Francesco Rosetta di essere più ‘libero’ per chiudere le incursioni con classe nonostante la poca velocità di base. Nella stagione successiva non disputò la finale di Coppa dei Campioni a causa di un infortunio patito in Nazionale (al suo postò Bernardini schierò Scaramucci).

Terminata la carriera da calciatore, nel 1960 iniziò quella di allenatore per affiancare il magiaro Nandor Hidegkuti, il quale arrivò a Firenze ‘in ritardo’ perché la Federcalcio ungherese non gli concesse il nulla osta nei tempi previsti. Alla prima stagione in panchina Chiappella conquistò la Coppa delle Coppe (prima edizione) e la coccarda tricolore (bissata nel ’66). Nel 1968 venne esonerato dalla proprietà viola e tornò alla Fiorentina dieci anni dopo per salvarla dalla retrocessione.

Sulla panchina del Napoli ha sfiorato uno scudetto (terzo posto nel ’71, con la squadra partenopea miglior difesa) e una Coppa Italia. Nella storia dell’Inter è ricordato come l’ultimo allenatore di Sandro Mazzola. Si è spento nel 2009 a 85 anni. Nel 2014 sul Guerin Sportivo Rossano Donnini ha posizionato Giuseppe Chiappella al 12° posto tra i 100 di sempre della storia viola.

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