Gianmarco Tonini, 22enne di Padova, si è laureato Campione Italiano di Snooker per la prima volta nello scorso settembre. Dopo la finale persa nel 2015, domina la competizione svoltasi a Trezzano S/N (MI) fino alla finale chiusa 6-1 sul genovese Rivara.
Nonostante la giovane età sei ormai una realtà del panorama biliardistico italiano, ma a che età hai iniziato?
Mi sono avvicinato al biliardo all’età di 10 anni grazie alla passione di mio padre, con cui ho iniziato a girare qualche sala. A 15 anni imbucai le mie prime bilie su un tavolo da 8 e 15 e a 17 ho scoperto il pool.
Come hai conosciuto lo snooker invece?
Lo seguo a partire dal mondiale 2011 vinto da Higgins, in cui però sono stato colpito soprattutto dalla facilità di gioco del giovane Judd Trump, arrivato a due frame dal titolo con una mentalità completamente offensiva. Ho iniziato a giocare nel 2013, quando nel mio paese è arrivato il tavolo su cui mi alleno tuttora. Dopo aver vinto il primo torneo organizzato a Milano, ho partecipato ad alcuni open in Austria e dintorni. In un torneo a Rankweil ho ottenuto un ottimo terzo posto dopo aver battuto il tedesco Schnabel, il quale era riuscito in quel periodo a strappare un paio di frame al professionista Shaun Murphy (Campione del mondo 2005 e n°5 del ranking).
Per raggiungere certi risultati è necessaria una solita base di allenamento, quanto tempo dedichi allo snooker?
Di solito cerco di allenarmi 2 giorni a settimana, utilizzando principalmente schede e routine consigliate da PJ Nolan. Ultimamente ad esempio ho lavorato sul gioco con il rest. In questo periodo sto intensificando gli allenamenti in vista degli europei e spero di essere rodato già per la fine di febbraio. Lo snooker a mio parere è il gioco più affascinante. Lo spettacolo dei match in televisione è unico e se fosse più diffuso qui in Italia mi ci dedicherei al 100%.
Quanto è stato importante il primo Campionato Italiano del 2015 per la tua crescita come giocatore?
Il primo Nazionale è stato un evento storico, infatti sono stato molto contento di aver messo a segno una bella serie di 78 per l’occasione. Caperna ha giocato una fantastica finale e se l’è guadagnata. Ho grande rispetto per lui e quella partita mi ha insegnato molto: dopo essermi trovato sotto 1-3 ho rimontato fino a 4-3, ma poi Pietro ha giocato un’ottima difesa e ha ripulito in grande stile nel nono frame, è stata la svolta dell’incontro.
Nella seconda edizione invece ti sei imposto senza mezzi termini, come commenti la tua prestazione?
Quest’anno il mio break building è stato leggermente sottotono, ma ho mostrato buon gioco tattico bilia su bilia, più ragionato ma altrettanto importante: Selby ha vinto un titolo mondiale facendo meno di 60 di serie per larga parte della partita. Quest’anno con Rivara ho vinto 6 a 1, ma è stata molto combattuta su 3 frame decisi alla rosa o alla nera. Sono soddisfatto e anche un po’ sorpreso del gioco in difesa che ho espresso, l’anno scorso con Caperna forse sono stato troppo spregiudicato e lui mi ha punito con il suo ottimo gioco di posizione.
Dopo il nazionale hai deciso di cambiare la stecca, come ti trovi con quella nuova?
Essendo alto un metro e novanta sentivo il bisogno di una stecca più lunga: è’ un pezzo unico da 59 pollici thailandese. Ora sento la cue action più lineare e composta. La prima impressione è fondamentale per dare fiducia, è un fatto psicologico.
I Campionati Europei EBSA sono uno dei tornei fondamentali nell’anticamera del professionismo, quanto sei ansioso di tornarci da campione Italiano?
Molto, è una bellissima esperienza che apre gli occhi. Non solo nel Regno Unito, ma anche negli altri paesi hanno raggiunto un livello molto alto. L’anno scorso ho fatto un po’ fatica a ambientarmi nelle prime due partite, mentre poi ho tirato fuori una bella grinta e ho giocato abbastanza bene. Essere stato il primo italiano a qualificarsi per la fase a eliminazione diretta è stata una soddisfazione. Sono molto motivato e punto a ripetermi, magari con un buon piazzamento nel girone si può ottenere un bel sorteggio e poi chissà… Parto con l’intenzione di divertirmi, senza troppe aspettative e soprattutto con la voglia di fare esperienza con giocatori di alto livello.
In allenamento hai già siglato un 114 e un 102, ma Gianluca Manoli ti ha preceduto con il suo 106 in competizione ufficiale, quali sono i tuoi propositi a lungo termine oltre al centone?
Ci tengo a fare i complimenti a Gianluca per questa impresa importante. Non è solo un grande obiettivo a livello personale, ma dà lustro e credibilità a tutto il movimento. Nel mio futuro un obiettivo è quello di conoscere più a fondo l’ambiente dello snooker all’estero, magari con un periodo nel Regno Unito per frequentare corsi e accademie.
E invece che suggerimento daresti a tutti quelli che iniziano a conoscere il panno verde, sperando di avvicinarsi ai tuoi livelli?
Non mollare mai. Lo snooker è un gioco molto difficile e richiede allenamento, ma con la dovuta pazienza e determinazione i risultati arriveranno.
Tonini e’ un ottimo giocatore, figura di spicco del movimento snookeristico italiano…
Grande Tonini, un giorno spero di incontrarti e di riuscire a strapparti un frame. Bell’articolo.
Grande mitra continua così!
Wow, non mi aspettavo si allenasse solo due giorni a settimana. Vuol dire che potrebbe migliorare ancora molto in futuro.
Sei sulla buona strada, ma credimi, solo con due allenamenti setimanali sarà difficile competere con giocatori che giocano 10 ore al giorno e tutti i santi giorni. Un mio allievo è stato nel 2008 per due settimane all’Accademia di Schefield, ha giocato quasi tutti i giorni con Ding, dalle 8 di mattino alle 10 di sera e se facevano bene potevano continuare fino a mezzanotte. In tutti i casi un bravo per la tua tenacia.
Grande giocatore..sicuramente un esempio per dedizione e bravura!
Ho avuto la fortuna di vedere Gianmarco in allenamento, uno spettacolo! ?
grande Gianmarco, ha lasciato un segno anche al nostro PISA OPEN presso la Tuscany Snooker Academy siglando un 48 in scioltezza… ma a dire la verità per lui è ordinaria amministrazione! ora sotto con gli Europei forza Mitra!!
Complimenti Gianmarco aspettiamo il tuo primo centone in gara ufficiale
Ottimo articolo! …bravi entrambi ( intervistato e giornalista) e complimenti a Tonini che ho potuto vedere all’ultimo Nazionale … bel giocatore ?
Ho avuto il piacere di conoscerlo ai campionati italiani, giocatore molto alla mano dotato di un braccio e un talento che ben pochi possono vantare anche fra i pro..