La maglietta è tutta nera con una scritta bianca. Eloquente, visibile: “FUCK ISIS”. Il nero questa volta non ha niente a che fare con le simpatie politiche. Ma è piuttosto il colore scelto dall’organizzazione terroristica che dal 2014 semina morte e terrore tra il Medio Oriente e l’Europa. L’ISIS appunto (lo Stato islamico dell’Iraq e della Siria) che ha colpito anche qui in Francia, e non una volta soltanto. E’ arrivato anche a Nizza il 14 luglio del 2016, quando un uomo alla guida di un camion ha volutamente investito i passanti uccidendo 86 persone e ferendone oltre 300. Anche in quell’occasione l’ISIS rivendicò l’attentato. A un anno e mezzo di distanza, il mondo non ha dimenticato il sangue versato sulla Promenade des Anglais. E non hanno dimenticato neanche loro, gli Irriducibili della Lazio, gruppo portante della tifoseria laziale, che in occasione della partita contro il Nizza hanno voluto ricordare l’episodio rendendo omaggio alle vittime, ponendo una corona di fiori nel luogo dell’attentato.
E lo hanno fatto alla maniera loro, presentandosi allo stadio vestiti di una maglietta nera con una scritta bianca riconoscibile anche a distanza. “Fuck ISIS” il messaggio che i tifosi laziali hanno voluto recapitare non solo ai tifosi del Nizza ma a tutta la città ancora scossa dai morti di quel maledetto 14 luglio. Un gesto nobile, l’ennesimo si potrebbe aggiungere, in 30 anni di storia (che hanno festeggiato proprio lo scorso 18 di ottobre), nella quale, gli Irriducibili, sono finiti tante volte (troppe forse) sulle pagine della stampa per essere criticati per i loro comportamenti, come ha fatto l’inglese The Sun, e poche invece per essere applauditi come invece andava fatto in questo caso. Fino ad oggi, in Europa, poche tifoserie hanno avuto il coraggio di schierarsi così apertamente contro un terrorismo che sembra avere come unico nemico da combattere la civiltà occidentale in generale. Prima dei laziali anche i tifosi del Wisla Cracovia indossarono una maglietta con lo stesso messaggio. E il gesto nobile degli Irriducibili della Lazio per questo deve essere ricordato: come una battaglia di coraggio e di civiltà. A dimostrazione che il tifo organizzato sa essere molto di più di quello che viene raccontato (male) sulle pagine della stampa. Irriducibili Lazio, semplicemente: chapeau.
…dovrebbe essere il vettore della civiltà e del progresso itinerante tra i popoli…!!!