Freddo e adrenalina: gli Sport invernali estremi conquistano la neve
Il freddo è ormai arrivato e i fiocchi di neve che sono caduti sulla nostra Penisola hanno ufficialmente dato il via alla stagione sciistica invernale con grande gioia di migliaia di appassionati che già nello scorso weekend hanno cominciato ad affollare gli impianti di tutta Italia. Sportivi di ogni livello ed età hanno sgranchito le gambe e si sono cimentati in quella che può essere definita la prima sciata invernale. Ma sulle piste le discipline praticate hanno assunto sempre più un carattere variegato e sono lontani i tempi in cui i teorici dello sci storcevano il naso davanti ad un tavola da snowboard. I surfisti della neve, infatti, sono diventati normalità, mentre si fanno largo sport invernali che possiamo definire “fuori dal comune” ma che, eccezion fatta per alcuni dal marcato carattere amatoriale e aggregativo, necessitano di una preparazione fisica e una capacità da professionisti veri. Ecco allora una lista di quelli che possono essere definiti “sport estremi invernali”
KiteBoarding
Si narra che già nel 1200 in Cina si usassero aquiloni per trainare le persone. Dal Sol Levante tale pratica è divenuta uno sport molto in voga tra i surfisti (da qui la denominazione “kitesurfing”) che legati ad una vela dall’aspetto molto simile ad un parapendio hanno cominciato a cimentarsi in evoluzioni e acrobazie sulla cresta dell’onda. Dal mare poi si è passati alla neve e dalla tavola da surf a quella da snowboard. Parente stretto del Kiteboarding è lo Snowkiting che, pur mantenendo le dinamiche del primo, si differenzia per la tipologia di tracciato, in questo caso pianure o laghi ghiacciati. In buona sostanza, un Kiteboarding “da passeggio”.
Snow Kayaking
Se non vi bastano più gli sci o lo snowboard e il richiamo del mare è troppo forte, lo Sport invernale che fa per voi è lo Snow Kayaking. Come suggerisce il nome, si scende in pista dentro un kayak e con una pagaia in mano. al posto del costume da bagno, la tuta da sci. In Austria e in Polonia esistono tracciati ad hoc ma anche in Italia la disciplina sta prendendo piede.
Cugino dello Snow Kayaking è l’Airboard, nel quale ci si sdraia su un gommoncino triangolare e si scende a razzo. Fate attenzione però: non esistono freni e l’unico modo per arrestarsi è buttarsi nella neve, possibilmente fresca. Se non vi va bene la canoa e neanche il gommone potete provare lo Snow Yachting dove si utilizza direttamente una barca a vela dotata di lamina taglia ghiaccio.
HammerHead
Il nome è tutto un programma. “Testa di Martello” è una disciplina non adatta ai deboli di cuore. Sdraiati a faccia avanti su uno slittino dotato di lamine, con la possibilità di impostare la direzione e la velocità attraverso apposite maniglie poste ai lati. Il casco e gli occhiali sono d’obbligo per evitare che un divertimento possa diventare un incubo.
Ski Cross
Come dicevamo nell’introduzione, non tutti gli “Sport estremi invernali” sono praticabili da tutti per puro divertimento. Lo Ski Cross o Skier X è uno di questi. Con ai piedi gli sci si percorrono tracciati dall’alta spettacolarità grazie alla presenza di salti, rettilinei e pendenze che portano a raggiungere grandi velocità. Pur essendo visivamente molto bello non facciamoci ingannare: il rischio esiste ma le piste sono create in modo tale da limitare il pericolo per favorire l’agonismo e lo sport. Non esistono, infatti, salti ciechi. Altro aspetto che garantisce lo spettacolo è la partenza in linea degli atleti che concorrono contemporaneamente al raggiungimento del traguardo. Non mancano quindi contatti fisici e scontri, come in una gara di bighe sulla neve. In Italia la disciplina è molto praticata anche a livello femminile e possiamo contare su giovani dal presente e dal futuro assicurato come Lucrezia Fantelli, classe 1996 e già doppio oro ai campionati nazionali assoluti e juniores di Cervinia strappando anche la convocazione per le Olimpiadi invernali di Pyeongchang.
Ice Racing
La stagione degli sport motoristici è giunta al termine, ma chi ha le turbìne nel cuore non può fare a meno dell’Ice Riding. Con moto, auto, slitte, camion e qualsiasi veicolo a motore si gareggia su circuiti creati su laghi ghiacciati, fiumi o su pianure ricoperte di neve. Il tracciato è solitamente ovale per favorire la derapata e possono essere montate ruote chiodate o meno a seconda dell’aderenza desiderata. I luoghi in cui si pratica l’Ice Racing sono il Canada, gli Stati uniti e il nord dell’Europa per via del clima freddo, ma in mancanza di ghiaccio si organizzano anche all’interno di impianti per hockey e pattinaggio.
Snow Bike e Ktrak
Anche per gli appassionati di ciclismo esiste la disciplina invernale adatta. Lo Snow Bike è in buona sostanza una bicicletta alla quale sono stati applicati due sci di 80 cm al posto delle classiche ruote. Anche il “ciclista delle nevi” è provvisto di sci così da rendere questo sport adatto agli amanti della velocità e della spericolatezza. Parente stretto dello Snow Bike è il Ktrak, un sistema secondo il quale la bicicletta è dotata di uno sci al posto della ruota anteriore e di una cinghia simile a quella dei Gatti delle nevi su quella posteriore. Questo tipo di sport è adatto anche per i meno esperti perché il nastro cingolato posteriore favorisce maggiore aderenza rispetto allo Snow Bike.
Ski Fox
Altra disciplina molto divertente ma anche spericolata è lo Ski Fox. Simile allo Snow Bike, la bicicletta viene sostituita da un monopattino senza manubrio sul quale ci si siede e si curva solo spostando il proprio baricentro.
Polar Bear Plunge
Questo è una disciplina che chiamarla tale è davvero difficile. Più semplice chiamarla pazzia. Il Polar Bear Plunge o Swim è quello sport secondo il quale ci si tuffa e si nuota in acque ghiacciate. Molto in voga in Canada e nei paesi scandinavi, ma anche in Olanda e Corea del Sud. Viene praticata il primo dell’anno e spesso è collegato ad eventi di raccolta fondi per scopi benefici.