“Gli steroidi utilizzati da calciatori come Carlos Tevez, Dirk Kuyt e Gabriel Heinze durante la Coppa del Mondo del 2010 in Sudafrica dovrebbero essere completamente vietati”: queste le parole affermate dall’ex medico ufficiale della Fifa, Jiri Dvorak.
Tevez, Kuyt e Heinze hanno fatto parte della lista di 25 giocatori con la possibilità di assumere medicinali vietati, durante la suddetta competizione, dopo aver ricevuto la concessione per ‘uso terapeutico’.
Secondo il professor Dvorak, comunque, i glucocorticoidi causano danni a lungo termine e andrebbero evitati senza se e senza ma.
I glucocorticoidi sono comunemente usati per trattare infiammazioni, dolori articolari, asma o anche problemi cutanei come l’eczema.
Ufficialmente sono vietati dall’Agenzia Mondiale Anti-Doping (l’ormai, spesso tristemente, nota Wada), ma gli atleti possono chiedere una concessione all’uso a seconda di come viene somministrata la sostanza.
Dvorak, che ha lasciato la Fifa nel 2016 dopo 22 anni di onorato servizio, è stato costretto a dare il via libera ai calciatori di cui si accennava ma ha detto che “come medico” ritiene che i glucocorticoidi “non dovrebbero essere consentiti in nessuna circostanza.”
Non è chiaro perché Tevez e Heinze abbiano usato lo steroide betametasone durante la Coppa del Mondo, mentre si pensa che a Kuyt sia stato somministrato deksametasone per un forte dolore ai denti.
Non c’è prova, ovviamente, che nessuno dei calciatori abbia fatto nulla di sbagliato e la Fifa, dal canto suo, si tutela affermando che è sicura di “avere una politica chiara, robusta e rigorosa” in materia di esenzioni in favore di steroidi.
Il corpo direttivo del calcio mondiale ha aggiunto: “Questa politica è applicata severamente per evitare ogni abuso e garantire che il processo di concessione sia lo stesso per tutti i giocatori”.
Oltre a Tevez, al centrocampista allora al Liverpool Kuyt e al difensore Heinze (in quel momento al Manchester United), un gruppo di giocatori provenienti dall’Argentina, dai Paesi Bassi e dalla Germania è stato a sua volta autorizzato a utilizzare le sostanze vietate.
Dvorak non ha preoccupazioni per queste esenzioni in particolare, ma riconosce che la decisione di prescrivere qualsiasi medicinale è del tutto soggettiva.
“Noi abbiamo seguito un processo molto rigoroso. Abbiamo richiesto la documentazione completa per sostenere l’applicazione della norma, inclusi i documenti medici a cui fare riferimento. Ci sono state le dichiarazioni mediche ufficiali per sostenere le esenzioni.”
“Siamo stati contenti che tutto sia stato dichiarato alla perfezione, ma a volte dipende dal modo in cui il medico si sente se prescrive gli steroidi. Personalmente, ci penserei sempre prima due volte ed in alcuni casi ciò non accade”.
Il campanello d’allarme è stato suonato.
Chissà che a breve non giungano dalla Fifa sostanziali novità in tal senso.