EUROPEI DI NUOTO: L’ITALIA S’E’ (DI NUOVO) DESTA

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Ci voleva proprio. Lo sport italiano torna a sorridere dopo le brutte notizie degli ultimi giorni riguardanti i deferimenti per doping richiesti per 26 atleti azzurri dalla Procura nazionale antidoping. Un altro scandalo, questa volta legato all’utilizzo di sostanze proibite, aveva inferto un duro colpo allo sport italiano, a pochi mesi dall’inizio delle Olimpiadi di Rio 2016. L’immagine, era stata ancora una volta, sporcata da notizie che con lo sport, hanno veramente poco a che fare.

E dopo che le inchieste sul calcio scommesse, ci avevano purtroppo ricordato, che nonostante Calciopoli sia ormai passata alla storia, il nostro calcio non sia affatto un calcio sano e pulito. Il nuoto, al contrario, rimane uno degli sport più “puliti” di sempre. Sarà per le continue analisi che vengono sottoposte agli atleti in previsioni di gare, sarà per la dura punizione a chi si trova colpevole di doping, fatto sta che nel nuoto è la disciplina ferrea a regnare.

E, facendo un paragone con altri sport, il numero degli “scandali” che accadono nel nuoto è, fortunatamente, inferiore. Fin da subito, fin dalla prima bracciata in acqua, si viene costretti a seguire delle regole severe, a raggiungere degli obiettivi, a sfidare e superare se stessi. Come si sente ripetere, nel nuoto, “le sostanze dopanti non servono, è tutta una questione mentale”. Sarà per questo che i nuotatori devono rimanere concentrati per sfondare il “muro del tempo”, che l’unico ostacolo da superare per dimostrare quanto si vale. Se si nuota “sporco” è come se non si fosse veramente nuotato. È un po’ come aver mancato un obiettivo prefissato. È destabilizzante.

Sarà per questo che allora, a tutti gli effetti, il nuoto resta ancora uno sport che ci fa almeno sorridere. E, come capita spesso negli ultimi tempi, anche gioire. Questa volta, grazie alle vittorie ottenute dai nuotatori azzurri agli Europei che si stanno disputando a Netanya, in Israele. A vincere, e questa non è certo una novità, è stata ancora una volta Federica Pellegrini, che ha conquistato la medaglia d’oro ai 200 stile libero.  “La gara che amo di più” ha detto Federica, giunta al quinto titolo europeo, l’ottavo in assoluto in vasca corta. Ottenuto con il tempo di 1’51’’89, di poco superiore al record personale della campionessa veneta. Che è salita sul gradino più alto del podio, davanti alla russa Veronika Popova, che ha chiuso con il tempo 1’52’’46, e l’olandese Feemke Heemskerk  che invece ha ottenuto il bronzo con 1’52’’81.

Per la Pellegrini è il secondo oro conquistato in due giorni dopo l’altrettanto splendida vittoria che è arrivata venerdì nella staffetta 4×50 femminile. Ma il nuoto azzurro non è soltanto Federica Pellegrini. E’ Gregorio Paltrinieri, che ha vinto l’oro nei 1500 stile libero in vasca corta, con il tempo d 14’08’’10, nuovo primato mondiale dopo quello registrato dall’australiano Grant Hackett nel 2001 con 14’10’’10. La vittoria di Paltrinieri, come riporta Il Sole 24 Ore è stata festeggiata anche dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi che avrebbe elogiato il nuotatore azzurro con un altro dei suoi proverbiali tweet: “Grande Greg!”, avrebbe scritto Renzi. E visto che Paltrinieri è un atleta delle Fiamme Oro, dopo Renzi, non potevano mancare le congratulazioni del Capo della Polizia Alessandro Pansa, che con una dichiarazione ha espresso tutta la sua soddisfazione ricordando che “per l’ennesima volta l’atleta delle Fiamme Oro ha permesso di far sventolare il tricolore italiano sul gradino più alto del podio”.

E’ andata alla grande anche nella staffetta mista stile libero 4×50, è arrivato un altro oro regalatoci dal quartetto composto da Federico Bocchia, Marco Orsi, Silvia Di Pietro e Erika Ferraioli. Gli azzurri hanno chiuso in 1’29’’26 davanti alla Russia e all’Olanda.

Giornata storica anche per Marco Orsi, che ha conquistato loro nella 100 stile libero e ha contribuito in maniera determinante a far vincere l’oro nella staffetta maschile 4×50, ottenendo il nuovo record dei campionati (1’31’’71). Nella gara individuale, Orsi aveva chiuso davanti a tutti con il tempo  di 46’’05. Nel dorso, è arrivato invece l’argento per Simone Sabbioni nella finale dei 50. Non è purtroppo andata bene per Fabio Scozzoli nella finale dei 100 rana. Il nuotatore di Lugo è arrivato quarto dietro al tedesco Marco Koch, che ha vinto l’oro, l’inglese Adam Peaty,  che è arrivato secondo, e il lituano Giedrus Titenus, che ha chiuso in terza posizione.

Alla fine la pioggia di medaglie conquistate agli Europei di Netanya è riuscita a farci dimenticare, anche solo per qualche giorno, la pioggia di deferimenti per doping, che era arrivata la scorsa settimana.

In collaborazione con Chiara Famooss

FOTO: www.reachforthewall.com

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