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Edgar Davids, da Panamaribo parte la sua storia di riscatto sociale
Nel momento in cui si raccontano delle storie legate al calcio, una delle tematiche che emergono più di frequente è rappresentata dal riscatto sociale, in modo particolare quando si parla di calciatori che arrivano dal Sudamerica, abituati a giocare per strada, con un pallone a volte anche sgonfio, a piedi nudi.
Questa volta, però, una storia che è legata al riscatto che è stata ambientata in quel di Nieuwendam, uno dei quartieri più pericolosi della capitale olandese, Amsterdam. È qui che si svolge l’infanzia di Edgar Davids, appartenente a una famiglia più che modesta, con il padre che fa lo scaricatore di porto e la madre che fa le pulizie nei condomini.
Un piccolo fenomeno del calcio di strada 3vs3
In pochi sanno che Davids era già da bambino un piccolo fenomeno del calcio di strada, al punto tale che nelle partitelle 3vs3 non ce n’era davvero per nessuno. Anzi, con il passare del tempo si era guadagnato l’appellativo di “Sindaco di Strada”.
Chi se lo aspettava che sarebbe poi diventato uno dei punti fermi prima dell’Ajax e poi della Juventus, ma anche ovviamente della nazionale olandese? Anche gli appassionati di scommesse online difficilmente avrebbero puntato un euro su questo giocatore agli inizi della sua carriera. Eppure, ci sono alcuni competenti scommettitori che sono soliti puntare sul web proprio sulla crescita di determinati talenti, anche in virtù del fatto che ci sono tanti casino legali che offrono la possibilità di piazzare delle puntate in modo semplice e rapido, anche direttamente dal proprio smartphone o tablet.
Un carattere particolare
Dal punto di vista caratteriale, Edgar Davids non è disponibile e nemmeno affabile, ma in men che non si dica finisce nel mirino del gruppo degli osservatori dell’Ajax. Non una squadra a caso, ma una delle Academy che si occupano di calcio più famose e apprezzate in tutto il mondo.
Davids, però, nemmeno una volta entrato nell’Academy vuole scendere a compromessi. In campo, il suo carattere si riflette alla perfezione, mettendo in mostra un livello di aggressività pazzesca, che gli consentiva di recuperare palloni a ripetizione. Un vero e proprio “pitbull”, ma al contempo una tecnica discreta, che lo ha reso uno dei giocatori più versatili nella prima squadra dell’Ajax.
E il centrocampo diventa il suo reparto, in pochi mesi. All’Ajax, Davids vince di tutto e di più, compresa pure una Coppa dei Campioni e perdendone una nel 1995/96 proprio contro i bianconeri. Guarda caso, uno dei calciatori della compagine olandese che sbagliò il rigore nella lotteria finale, fu proprio Davids.
Risse e accuse, l’esperienza milanese di Davids
Carattere difficile? Davids non si nascose mai dietro un dito e anche nell’edizione 1996 degli Europei tiene fede a questo lato “rissoso”. Nella stagione successiva Davids viene acquistato a parametro zero da parte del Milan, ma nel capoluogo lombardo si fa subito riconoscere. Tanti addetti ai lavori lo battezzano una “mela marcia”, viste le sue numerose notti bravi che vengono organizzate nei locali milanesi, a cui si aggiungono pure le accuse di maltrattamenti riportate dalla compagna. E non dimentichiamo una rissa con un automobilista anziano, colpevole di averlo insultato nel traffico. Poi, il passaggio alla Juve e la carriera di Davids spiccherà il volo.