Dunkirk nelle sale italiane. Già è indimenticabile

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Finalmente ci siamo. Oggi esce in tutte le sale.

A Venezia, nell’emblematica cornice dell’Arsenale, è stato presentato con uno spettacolare evento open air: Land, Air and Sea première, anteprima nazionale del nuovo film di Christopher Nolan, Dunkirk.

Noi lo avevamo già visto in versione originale. Fra gli applausi dei critici. E già non vediamo l’ora di rivederlo. Uno dei film più attesi dell’anno. A ragione. Forse persino un peccato “bruciarlo” alla fine dell’estate.

Dunkirk è un film che resterà a lungo scolpito nella storia del cinema. Ne siamo convinti. Oltre la categoria film di guerra. Ve lo possiamo controfirmare. Cristopher Nolan (“Interstellar”, “Inception”, la trilogia de “Il cavaliere oscuro”) è una garanzia. Si sapeva. E questa volta lascia a casa anche i labirinti filosofici e logici che tanto lo (ci) affascinano, ma che qualcuno spesso fatica a comprendere, per dedicarsi, conservando i suoi puzzle temporali, esclusivamente alla Storia. Quella con la “S” maiuscola.

La grandezza del film è nella sua purezza. Nuda. Pesante. Assordante.

Dunkirk potrebbe essere visto senza parole. Muto. Si capirebbe comunque. Il suo impatto è deflagrante. Impossibile spostare gli occhi dallo schermo per tutta la durata del film.

Nonostante l’imbarazzante quanto comprensibile partecipazione anglobritannica per i “buoni”, a cominciare del titolo inglesizzato. Dunkerque è in Francia, l’Inghilterra non uscì affatto bene da quella resa, nonostante la grande mossa Churchilliana, “fino all’ultimo francese”.

Di fatto il film ritrae la guerra per quello che è: strage senza senso. Follia. Disperata voglia di sopravvivenza. Già dalla prima straordinaria soggettiva si perde completamente l’orientamento patriottico. L’unica certezza è la voglia ungarettiana di vita. Di salvezza. Impossibile.

In questi giorni di aspre, ennesime polemiche per immigrazione, sgomberi, appartenenze, una storia come questa fa capire quanto siamo lontani da certe situazioni spaventose. Apocalittiche.

Più di 300mila uomini. Carne da macello. Su un confine di sabbia nera e mare plumbeo. Non staremo qui a spoilerare gli eventi, gli incastri, le strepitose intuizioni di Nolan nel raccontare una pagina di vita e di morte, di paura e di onore, come questa.

Come afferma lui stesso: “Quanto è accaduto a Dunkirk è una delle storie più importanti dell’umanità, l’estrema corsa contro il tempo e la morte. Era una situazione straordinariamente ricca di suspense, questa è l’unica certezza. La nostra idea era di catapultare il pubblico in questa suspense con assoluto rispetto per la storia e con forte intensità ma naturalmente anche con l’idea di intrattenimento”

Il cast corale e multigenerazionale comprende Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles, Aneurin Barnard, James D’Arcy e Barry Keoghan, con Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Mark Rylance e Tom Hardy.

Nolan dirige Dunkirk tratto da una sua sceneggiatura originale, utilizzando la tecnologia IMAX® insieme alla pellicola 65mm. Il film è prodotto da Emma Thomas e Nolan, con Jake Myers nel ruolo di produttore esecutivo.

Nella squadra creativa troviamo il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, il montatore Lee Smith, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore agli effetti visivi Andrew Jackson ed il supervisore agli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è di Hans Zimmer.

Andate a vederlo. Poi ci dite.

ECCO IL TRAILER UFFICIALE

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