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Dittatura in campo, boom fuori: i diritti televisivi della Bundesliga prendono il volo

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In campo, come mostrano i risultati, non c’è storia ormai da quattro anni; probabilmente sarà così ancora per molto tempo visto che il Bayern Monaco ha appena prelevato Mats Hummels, l’ennesimo campione dopo Gotze e Lewandowski, dai diretti rivali del Borussia Dortmund ed ha rimpiazzato Pep Guardiola con un altro dei tecnici più importanti del panorama internazionale come Carlo Ancelotti. Eppure, gli affari della Bundesliga al di fuori del rettangolo verde volano.

Un nuovo accordo per i diritti televisivi della Bundesliga, infatti, vedrà la lega tedesca guadagnare oltre quattro bilioni di euro all’interno di un periodo quadriennale, a partire dalla stagione 2017/18. Per la prima volta, inoltre, anche Eurosport manderà in onda l’anticipo del venerdì sera del massimo campionato teutonico.

La Bundesliga si appresta ad ottenere la cifra record, per la precisione, di 4.64 bilioni di euro. Il pazzesco accordo per i diritti tv in Germania entrerà in vigore a partire dalla stagione 2017/18 e sarà valido fino a quella 2020/21.

Tra il 2013/14 ed il 2016/17, la Bundesliga ha guadagnato 2.51 bilioni di euro in diritti televisivi; pertanto, grazie al nuovo accordo, la somma ottenuta dalla DFL, la lega calcistica tedesca, aumenterà addirittura dell’85%.

L’annuncio è stato dato durante una conferenza stampa tenuta la scorsa settimana dal capo esecutivo della DFL, Christian Seifert, il quale ha rivelato anche la notizia, per certi versi storica, che i ‘Friday night’, 43 per ogni stagione di Bundesliga, saranno mostrati anche dall’emittente Eurosport a partire dalla stagione 2017/18.

Sky Germania rimarrà comunque il broadcaster principale sul territorio teutonico, con 572 partite in diretta trasmesse ogni anno. Una corte tedesca recentemente ha sentenziato che non era giusto il fatto che Sky detenesse i diritti per tutti i match live della Bundesliga e che fosse necessario poter assistere ad alcune gare della prima divisione tedesca anche presso altri canali. Da qui l’entrata in scena di Eurosport. In merito, Peter Hutton, capo esecutivo di Eurosport, ha affermato: “Il nostro obiettivo principale è assicurare ai clienti sempre più contenuti sportivi di grande rilievo e, in tal senso, i diritti delle partite di Bundesliga in Germania ed i Giochi Olimpici per tutto il mondo rappresentano il vertice più alto della piramide. Siamo entusiasti dell’accordo raggiunto e non vediamo l’ora di poter continuare a collaborare proficuamente con la DFL per offrire ai tifosi in Germania il servizio migliore”.

Inoltre, è stato stabilito che le tv pubbliche tedesche potranno mostrare gli highlights della Bundesliga ed un match in diretta per ogni stagione. Tutte le partite della seconda divisione, invece, tradizionalmente giocate al sabato, verranno trasmesse da Sky.

Il CEO della lega, Seifert, ha affermato: “Un incremento dell’85% riguardo al mercato tedesco rappresenta un dato molto positivo. E’ un dato impressionante, fuori dal normale. Sono veramente molto soddisfatto del risultato ottenuto.”

Negli ultimi anni, la massima divisione tedesca ha prodotto i massimi sforzi per tentare di raggiungere la Premier League inglese, che, in materia di diritti tv, rappresenta una vetta probabilmente inarrivabile per chiunque al momento. Basti pensare che lo scorso anno la Premier League ha sottoscritto un nuovo contratto da 6.8 bilioni di euro per concedere i diritti a trasmettere le proprie partite nelle prossime tre stagioni.

Per quanto concerne i diritti tv internazionali della prima divisione inglese, il distacco tra i due campionati diventa ancora più largo, con la Premier League che riceve una cifra oltre otto volte superiore a quella della Bundesliga. Nei prossimi mesi, inoltre, la Premier rinegozierà il contratto con i clienti internazionali per il periodo 2016-19 e ci si aspetta che l’accordo possa portare il valore totale dei diritti tv inglesi alla cifra record di oltre 11 bilioni di euro.

Nel dicembre scorso, anche la Liga spagnola ha confermato un nuovo accordo, dal valore di 2.65 bilioni di euro, con un cambio sostanziale nella legge per la distribuzione della somma a tutti i club del campionato.

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Nato a Roma sul finire degli anni Ottanta, dopo aver conseguito il diploma classico tra gloria (poca) e
insuccessi (molti di più), mi sono iscritto e laureato in Lingue e Letterature Europee e Americane presso la
facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata. Appassionato, sin dall'età più tenera, di calcio,
adoro raccontare le storie di “pallone”: il processo che sta portando il ‘tifoso’ sempre più a diventare,
invece, ‘cliente’ proprio non fa per me. Nel 2016, ho coronato il sogno di scrivere un libro tutto mio ed è
uscito "Meteore Romaniste”, mentre nel 2019 sono diventato giornalista pubblicista presso l'Ordine del Lazio

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