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Se il disabile diventa un problema: l’altalena a cui vogliono mettere un lucchetto

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Che genitori possiamo essere se non siamo in grado di insegnare l’inclusione?
Se chiediamo un ‘lucchetto’ per l’utilizzo di una altalena inclusiva?
Un vero ‘lucchetto’ qui è solo dentro la mente chiusa e manchevole di genitori che forse andrebbero ‘formati per esserlo davvero’.

Il messaggio di protesta di Michela Aloigi è chiarissimo. Grave per il nostro senso di civiltà.
Lei è la madre di Matteo, ragazzo disabile, e presidente dell’Associazione La giraffa a rotelle, ringrazia in modo ‘amaro’ per l’annunciata chiusura di un’altalena speciale installata negli ultimi mesi del 2016 nel parco urbano di Imperia e tanto criticata da genitori di bimbi ‘normodotati’ da creare un caso. Questi ultimi la ritengono ‘pericolosa per l’incolumità dei propri figli, e per quegli ‘adulti’ che utilizzandola in modo improprio hanno manifestato il proprio fastidio.
Il post di Michela Aloigi in poche ore ha raggiunto oltre 3mila visualizzazioni e oltre 2800 condivisioni: “Io e Matteo ringraziamo tutti quei cittadini che hanno fatto chiudere l’altalena così che i propri figli ‘normodotati’ possano rimanere incolumi mentre loro chiacchierano e giocano con il cellulare. O sono tranquilli tranquilli al mare poiché non hanno bisogno di aiuto o accessibilità. Noi, non vi preoccupate, andiamo a rinchiuderci a casa. Grazie. W la civiltà”.
Fonte
https://www.facebook.com/michela.aloigi/posts/839308739576089?pnref=story

Il problema vero, era la mancanza di attenzione dei genitori di ragazzi ‘normodotati’, non in grado di vigilare sui propri figli e far loro rispettare qualche semplice regola.

Nei giorni scorsi, sempre su Facebook la denuncia dei ‘normodotati’ circa la presunta pericolosità dell’altalena inclusiva. Chiedevano di mettere un lucchetto e consegnare la chiave per l’utilizzo su richiesta‘. Seguirono anche lamentele con i ‘media’ della stampa locale.

Bisogna avere davvero poca coscienza e una ridotta propensione alle capacità genitoriali, se ‘come genitori siamo pronti ad insegnare ai nostri figli la discriminazione’ pur di non assumerci  responsabilità, vigilare e farli crescere dentro ‘basi’ per una crescita consapevole, di noi stessi e dell’altro.

Il post di Michela Aloigi è diventato virale, con manifestazioni di solidarietà da persone, Associazioni e quanti riescono ad indignarsi ancora..E la battaglia vera è vincere sulla civiltà e i diritti per tutti.
Le sue parole di ringraziamento:
“Quanta solidarietà! Un grazie a tutti e vi terrò aggiornati sperando che tutto questo appoggio faccia riaprire e cosa importantissima, rispettare, giocando tutti insieme, l’Altalena!”.

 

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