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Undici anni senza Cheung Sai-ho, la leggenda di Hong Kong

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Undici anni senza Cheung Sai-ho, la leggenda di Hong Kong

Undici anni sono passati da quella tragica mattina del 2011, quando Cheung Sai-ho si butta giù dal 36esimo piano dello splendido grattacielo in cui viveva ad Hong Kong.  Il nome non dirà molto agli italiani, chi era Cheung?

Centrocampista offensivo, all’occorrenza seconda punta, velocissimo e dotato di ottima tecnica rispetto ai suoi connazionali cinesi, la sua carriera si è svolta tutta tra la Cina e il campionato di Hong Kong ma è entrato ugualmente nella storia del calcio segnando il gol più veloce della storia in quella che all’epoca, siamo nel 1993, era la più importante competizione giovanile per nazionali al mondo, la Portsmouth Cup, in Inghilterra. Il record è stato incredibilmente battuto nel 2009 da un calciatore saudita, Nawaf Al Abed. Il record di Cheung era di 2 secondi e 8 decimi.

Dopo le ottime prestazioni nella competizione, gli occhi dell’Europa si fiondarono sul ragazzo (che pare essere stato molto vicino al Perugia di Gaucci, che con questo tipo di colpi andava a nozze), ma nessuno credette davvero nel cinese che infatti restò nel campionato asiatico, diventando poi anche allenatore, ruolo che svolgeva nel momento tragico in cui decise di togliersi la vita a soli 35 anni.

Quel 22 aprile del 2011, Cheung tornò a casa verso le 4 del mattino da Tsim Sha Tsui, una popolarissima zona di Hong Kong dove il calciatore aveva aperto un pub insieme alla moglie, e proprio con la moglie, in crisi da tempo, aveva litigato prima del folle gesto. I motivi dei litigi pare fossero di natura economica.

Ad Hong Kong è ancora oggi un’icona perché ha portato sulla cartina del calcio asiatico la piccola nazionale dell’ex colonia britannica. Importantissimo fu l’exploit contro il Timor Est per le qualificazioni ai mondiali di Sud Africa 2010, partita finita 8-1 per i cantonesi, o ancora l’amichevole, ad Hong Kong proprio, contro l’Estonia nel 2000. Ci si aspettava una facile vittoria degli ex sovietici ma non fu così: ottimo gioco e intensità, Hong Kong perse per solo 2-1 contro la più ben quotata squadra europea.

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