A Roma si torna a respirare aria di derby, quello vero. Martedì 4 aprile, dopo svariate stracittadine disputate in un clima surreale, avremo la possibilità di rivivere la vera atmosfera del derby capitolino come non accadeva da ormai troppo tempo. Sono infatti passati ben due anni e mezzo da quando, a cavallo tra l’agosto e il settembre del 2015, il Prefetto Gabrielli ebbe l’infelice idea di dividere entrambe le curve dello stadio Olimpico con un’inutile barriera. Sovraffollamento, maggior sicurezza, più ordine: queste furono le scuse poco credibili che i fautori di tale provvedimento diedero in pasto alla stampa, cercando di far passare come necessario un provvedimento in realtà totalmente inutile. Gli ultras, da ambo le parti, la presero malissimo, disertando praticamente per l’intera stagione lo stadio e rendendo le partite interne delle squadre romane uno spettacolo taciturno e desolante.
Dopo un anno di assenza i tifosi della Lazio, al contrario dei supporters giallorossi, decisero di tornare di modo da non lasciare sola la squadra per un’altra stagione, scelta che generò polemiche sia all’esterno che all’interno dello stesso popolo laziale. Nonostante il ritorno degli ultras biancocelesti in curva, nessun derby finora disputato è però mai riuscito a dare un senso di ‘’normalità’’ all’evento. Il derby è fatto di sfottò, cori, colore, entusiasmo e sana rivalità, tutte cose che se dall’altra parte manca l’avversario di sempre non ci sarà verso di ottenere. Ecco allora che per un anno e mezzo la città di Roma si è vista sottrarre l’evento sportivo più bello e invidiato, quel match che per quasi un secolo ha fatto sognare, gioire e piangere come se in palio ci fosse ben altro di una semplice partita di campionato. Ma finalmente la luce sembra essere tornata, la speranza di rivedere l’antica rivalità cittadina riaccendersi ha finalmente ripreso vita pochi giorni fa, quando sono iniziati ufficialmente i lavori per la rimozione delle tante discusse barriere divisorie all’interno delle due curve. Con i settori che torneranno a ruggire all’unisono entro il 4 aprile, ecco che in città si è subito ripreso ad assaporare una vecchia atmosfera, quella del grande evento. Caccia al biglietto con interminabili file nelle ricevitorie, fascino dell’orario notturno a fare da cornice, curve polverizzate e tanto entusiasmo da ambo le parti per una partita che potrebbe finalmente tornare a regalare un colpo d’occhio invidiabile.
Con le previsioni che parlano di almeno 50 mila persone sugli spalti, la palla adesso passa agli ultras: non saranno ammessi passi falsi ed errori dal punto di vista dell’ordine pubblico. Quello che chiedevano i tifosi più caldi, ovvero il ritorno alla normalità, è stato fatto, ma ora sta a loro dimostrare di “meritare” tale fiducia (persa non si sa quando), ricreando quel fantastico ed elettrizzante clima fatto di voce e colore tenendo però fuori tutti quegli atti totalmente sconsiderati che in passato hanno portato alla decisione di dividere il settore a loro più caro.