Dele and all his friends
La Premier League è per tutti un campionato inimitabile, regno della velocità e dello spettacolo, si corre a mille e nessuno osa fermarsi per guardare indietro. Se il Chelsea ha trovato una quadratura del cerchio prima delle altre, gli eterni duellanti Guardiola e Mourinho continuano a faticare nella mischia lasciando spazio alle sorprese: Tottenham, Liverpool ed Arsenal a livello di gioco stanno esaltando, ma la vetta è ancora lontana.
Ogni squadra che si rispetti ha in rosa un giovane interessante: dalla A dei Gunners fino alla W degli Hammers.
I media globali definiscono Dele Alli il futuro della Nazionale inglese, il centrocampista moderno per eccellenza. I numeri del 20enne sono impressionanti, un po’ come la sua valutazione di mercato: 26 presenze tra campionato, Champions League ed FA Cup coronate da 11 reti di cui non poche di pregevole fattura.
Mauricio Pochettino non lo lascerebbe partire nemmeno qualora bussasse alle porte di White Hart Lane il Real Madrid, motivo per cui il Tottenham ha pronto un adeguamento del contratto in essere, già valido fino al 2022.
Anche le altre squadra di Premier League possono però vantare alcuni gioielli niente male, forse non pregiati come il fenomeno degli Spurs ma decisamente sulla buona strada: andiamo a vederli uno ad uno.
ARSENAL – Alex Iwobi, ala sinistra classe 1996 di cui Wenger si è privato difficilmente in questa prima parte di stagione; per lui 2 reti e 2 assist.
BOURNEMOUTH – Callum Wilson, 24 anni e una carriera ancora tutta da costruire. Lo scorso anno, proprio nel suo momento più bello con le Cherries, si è procurato una lesione dei legamenti che lo ha tenuto fuori dai campi fino a qualche mese fa; il suo ritorno è stato positivo, con 17 presenze e 6 reti.
BURNLEY – Michael Keane, difensore centrale da molti paragonato a John Terry e seguito in più riprese dal Chelsea, finora ha saltato solamente una partita garantendo qualcosa come circa 1900 minuti sul campo. Un baluardo nel 4-4-2 di Sean Dyche.
CHELSEA – Kurt Zouma, sulla fiducia. Il difensore francese è tornato titolare nei Blues dopo 11 mesi di riabilitazione e partite con il Development Team a causa di un gravissimo infortunio subito contro il Manchester United ai tempi di van Gaal, quando Mourinho sedeva ancora sulla panchina di Stamford Bridge. Difensore dotato di un tempismo e di una forza fisica quasi inarrivabili, potrebbe ben presto guadagnare terreno e credito nella retroguardia a tre voluta e disegnata su misura da Antonio Conte.
“Ora è pronto per ricominciare la sua carriera” ha dichiarato proprio il tecnico italiano.
CRYSTAL PALACE – Wilfried Zaha, non solo perché si tratta del secondo giocatore più giovane in rosa. L’età media delle Eagles è piuttosto alta e si aggira intorno ai 29 anni, 5 in meno del talento amato da Sir Alex Ferguson. Al Manchester United l’esterno offensivo però ha fallito, tornando a Selhurst Park in cerca della definitiva consacrazione che, tuttavia, fatica ancora ad arrivare.
Il Palace fatica e non poco in classifica, sarà lui l’arma in più nella battaglia per non retrocedere?
HULL CITY – Markus Henriksen, arrivato la scorsa estate in prestito dall’AZ Alkmaar, è diventato pochi giorni fa un giocatore delle Tigers a tutti gli effetti. Sebbene la classifica non sorrida per niente all’ultima della classe, la dirigenza neroarancio ha voluto puntare sul centrocampista norvegese per cercare di costruire una squadra competitiva in vista del girone di ritorno.
LEICESTER – Demarai Gray sta incidendo e crescendo tanto. Claudio Ranieri lo reputa uno dei giovani più interessanti su cui poter puntare, come dimostrato dalle oltre 20 presenze collezionate nel primo spezzone di stagione dall’ala inglese di origini giamaicane.
Velocissimo ed imprevedibile, i cambi di passo e la rapidità con cui copre il campo lo rendono un gioiello preziosissimo nella squadra che detiene lo scettro di vincitrice del torneo. Preferisce calciare con il destro ma viene impiegato anche a sinistra, a seconda della presenza o meno di Mahrez ed Albrighton.
LIVERPOOL – Scelta davvero complicata tra Divock Origi ed Emre Can, il primo un attaccante in crescita esponenziale mentre il secondo un centrocampista tuttofare di cui Jurgen Klopp si priva malvolentieri. Considerando il fatto che nell’ultima uscita stagionale dei Reds – gara di Fa Cup contro il Plymouth – sia stato l’unico ‘titolare fisso’ lasciato in campo a comandare la linea mediana vicino a due giovanissimi senza esperienza come Stewart ed Ejaria, direi che di passi avanti ne ha fatti un sacco. In un reparto orfano di Gerrard, conquistarsi una tale fiducia non è da poco.
MANCHESTER CITY – Kelechi Ihenacho a mani basse, a maggior ragione dopo l’arrivo del 19enne Gabriel Jesus dal Palmeiras. Il primo dei due, nigeriano classe 1996, chiude i primi 6 mesi di campionato con Pep Guardiola avendo messo a segno lo stesso numero di gol; 4 in Premier e 2 in Champions. Niente male per un giovanissimo che dovrebbe sostituire El Kun Aguero nel momento del bisogno. L’anno scorso le reti in campionato erano state 8, esattamente il doppio. Rapido e intelligente, non ancora sulla bocca di tutti ma capace di caricarsi la squadra sulle spalle già a quest’età.
La prossima settimana continueremo con la M di Manchester United, fino ad arrivare alla W degli Hammers.