Serviva vincere ieri a Giovanni De Carolis per riprendere la strada verso il titolo mondiale dei supermedi, versione WBA, perso il 5 novembre scorso contro Tyron Zeuge, ed invece il pugile romano non è riuscito a scardinare il solido e tenace pugile ucraino Viktor Polyakov che si è portato a casa la corona Intercontinentale dopo 14 combattute riprese.
Per De Carolis è l’ottava sconfitta in carriera, mentre per Polyakov si tratta della 13a vittoria in carriera (una sconfitta e un pari) dopo che per ben 5 anni l’ucraino era completamente inattivo. Un match che ha regalato una bella battaglia al pubblico del Foro Italico, accorso in buon numero (circa 3 mila i biglietti staccati) per sostenere il pugile di casa, ma che alla fine è tornata a casa delusa per la sconfitta dell’atleta romano. Un match che ha visto subito Polyakov prendere il centro del Ring e portarsi a casa le prime due riprese. Probabilmente De Carolis non si aspettava un atteggiamento così aggressivo dell’ucraino e si è lasciato irretire, andando a cercare sempre il corpo a corpo, terreno più favorevole a Polyakov, e senza sfruttare il superiore allungo e la maggiore mobilità di gambe. Nella fase centrale De Carolis sembrava poter trovare il ritmo giusto e avvicinava Polyakov fino ad arrivare alla nona ripresa dopo il pugile di casa riusciva ad assestare un bel gancio destro che l’ucraino accusava. Sembrava la svolta dell’incontro ma nelle ultime tre riprese l’ucraino riprendeva il controllo delle operazioni e impedire a De Carolis di buttarsi all’arrembaggio per cambiare le sorti del match ormai nella mani di Polyakov. Alla fine, i cartellini dicono 118-110, 117-111 e 118-112 per lo sfidante dell’Est che riesce in una storica impresa mentre lascia De Carolis con l’amaro in bocca e con tanti punti interrogativi.
Nonostante la sconfitta nel match principale, la riunione di ieri è stata una bella occasione per cercare di riavvicinare il pubblico di Roma alla grande boxe, dove da tanto tempo mancava un evento del genere. Prima di De Carolis sono andati in scena ben 7 match che hanno coinvolto il pubblico della Capitale, che mano a mano riempiva il centrale del Foro Italico, con un ottimo livello di boxe. Incontri che hanno alternato giovani pugili come il romano Damiano Falcinelli che avuto la meglio su Amedeo Maurizio, ad altri molto più esperti come Mattia Faraoni che ha vinto per KOT sul ceco Gesman. Peccato per il finale amaro ma l’importante è che a vincere sia stata la boxe.