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Dalla Russia con amore: ai prossimi Mondiali saremo tutti spiati?

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Russia 2018, attenzione al Wi-fi e non solo: tifosi, arbitri e giocatori nel mirino dei pirati informatici e delle spie russe.

Mikk Marran, il capo dell’intelligence estone, ha dichiarato che tifosi, arbitri, dirigenti e giocatori che andranno in Russia per il prossimo Mondiale e che vedrà il calcio d’inizio il 14 giugno e si disputerà in 11 differenti città, devono essere molto cauti nell’usare telefoni, tablet e computer per via della possibilità di essere soggetti a furti d’identità e violazione dalle privacy da parte degli hacker e spie russe.



 Marran avverte di fare particolare attenzione anche alle persone con cui si parla nei bar e nei pub perché potrebbero essere hacker o spie camuffati da semplici tifosi con l’intento di carpire informazioni e poi rubare l’identità o ricattare le vittime. “I tifosi stranieri devono evitare di portare in giro telefoni, tablet e computer dappertutto.”

Specialmente i businessman, che potrebbero avere informazioni privilegiate sul paese di provenienza, saranno i principali obiettivi. Per accalappiarli potrebbero essere utilizzate quelle che in gergo vengono definite “Honeytrap – Trappole di miele” ovvero la creazione artificiosa di affair sessuali, con donne bellissime, al solo scopo di scattare foto e video per ricattare la vittima di turno.

Continua Marran: “La Russia sa già chi arriverà, dove alloggerà, cosa farà e tutte le possibili debolezze di ognuno dei visitatori. Questo non vuol dire non andare in Russia, che è un grande paese. Significa solo mettere in guardia i tifosi e non solo dalle possibili, o meglio probabili, minacce a cui potrebbero essere sottoposti mentre spendono felicemente il loro tempo libero nella terra governata da Putin”.

Alle parole di Marran hanno fatto seguito quella della FA inglese che ha  invitato i propri dirigenti e calciatori a non utilizzare wi-fi pubblici o degli hotel una volta giunti in Russia e allo stesso tempo ha mandato una lettera alla FIFA con la richiesta di aumentare le difese contro i pirati informatici specialmente dopo l’attacco da parte dei gruppo di Hacker “Fancy Bears” che rivelarono l’uso di sostanze proibite da parte degli sportivi, seppur con l’ok della WADA, e scoprì che 150 giocatori di calcio fallirono il controllo anti-doping nel 2015,  200 nel 2016.

Nato a Roma nel 1990, anno delle notti magiche. Ex giocatore di basket, nonostante gli studi in legge, dopo una lunga parentesi personale negli States, decide di seguire la sua passione per lo sport e per il giornalismo.
Giornalista iscritto all'albo, da quattro anni vice caporedattore di GiocoPulito.it, speaker radiofonico a Tele Radio Stereo e co-conduttore a TeleRoma 56.

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