«Ritornassi indietro, ne prenderei altre quattro di lauree, perché l’ignoranza non porta niente di buono, anzi, esattamente il contrario». Mentre lo dice i suoi occhi sono accesi. Il genere di occhi che non guarda, pizzica. Lui è Andrea Melchiorre, ex calciatore, ex corteggiatore di Uomini e donne e adesso modello ed imprenditore a tutti gli effetti. Mi viene incontro in jeans e maglietta, sorridendo. Lo aspetto all’Atlantic City per l’intervista. Le sue fan lo attendono con ansia. Tanti tatuaggi, ma riesco a scorgere pochi. Tanto sport. Un passato da portiere per il bel romano, super seguito sui social e amato dalle donne. La difficile scelta di lasciare una promettente carriera nel calcio per la rottura del femore e poi l’ingresso nel mondo della moda. Molto giovane ma anche tanto determinato, il ragazzo tatuato dagli addominali perfetti ha anche una gran bella testa e un sorriso disarmante che cela un animo molto profondo. Sul suo futuro ha già le idee chiare: a gennaio si trasferirà a New York. E sulla popolarità improvvisa dice: «Ci vuole soprattutto la testa sulle spalle perché si entra in un mondo che è pieno di vizi. Non è tutto rose e fiori».
Il tuo è stato un percorso particolare. Oggi sei un modello che calca le passerelle di Milano e Parigi, ma fino a qualche anno fa giocavi a calcio. Perché hai lasciato?
«Giocavo a calcio, militavo in Eccellenza, ho giocato in due squadre delle zone del Lazio, Ostiantica e Fonte Nuova. Data la mia altezza, il mio ruolo era quello di portiere. Poi ho avuto un brutto infortunio. Mi sono rotto il femore, circa quattro anni fa. Ed è finito tutto. Da allora ho smesso.
Eppure hai ancora un fisico bellissimo. Merito dello sport?
Per me lo sport è fondamentale, sia per il corpo che per la mente. Non lo pratico più a livelli agonistici, è vero, però continuo lo stesso ad allenarmi e seguo la dieta. Mi sono affidato ad un nutrizionista, perché in queste cose non si improvvisa mai.
Una piccola parentesi della tua vita è legata al programma “Uomini e donne” che ti ha permesso di raggiungere in tempi brevissimi una popolarità improvvisa. Tu sei giovanissimo, fa male l’improvvisa notorietà?
Ti risponderò sinceramente. Vedo tanta gente continuare a correre dietro alla popolarità che ha avuto in quei sei mesi, una notorietà che comunque non torna ed è destinata a scemare. La verità è che per gestire l’improvvisa popolarità ci vuole soprattutto la testa sulle spalle perché si entra in un mondo che è pieno di vizi. Non è tutto rose e fiori come appare.
E quindi è arrivata la moda…
Esattamente. Il mio mondo è ormai la moda e ruota tutto attorno ad essa. E’ il fulcro. Ho due società di abbigliamento, uno più elegante e uno invece sportivo, più un brand di scarpe.
Hai solo 24 anni e sei ormai seguitissimo sui social. In un periodo come questo, difficile, sia in termini di ideali che di punti di riferimento, che consiglio dai ai giovanissimi?
Te lo dico sinceramente. Se ritornassi indietro prenderei altre quattro lauree perché l’ignoranza non porta niente di buono, anzi, esattamente il contrario.