Dai taglialegna canadesi a fenomeno di massa: il Paintball, non chiamatelo guerra

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Se fosse uno sport olimpico sarebbe tra i dieci più praticati al mondo ma poiché non lo è e probabilmente non lo sarà mai rimane sempre e comunque una delle discipline più praticate. Avete mai visto una partita di Paintball? 2 squadre contrapposte di 5/7 elementi che gareggiano per sconfiggere la squadra avversaria o rubare una bandierina nel campo avversario cercando di eliminare – eliminare e non uccidere – gli avversari colpendoli con palline piene di vernice biodegradabile. Ad oggi il Paintball conta nel mondo circa 14 milioni di giocatori e oltre 100 paesi dove viene praticato, quasi altrettanti sono gli spettatori che lo seguono con interesse. Nasce lo scorso secolo, agli inizi degli anni ottanta, nei boschi del Canada, dove i tagliaboschi erano soliti utilizzare alcuni marcatori che lanciavano palline di vernice per contrassegnare gli alberi che successivamente sarebbero stati tagliati. Un giorno, più per caso che per altro, un tagliaboschi decise di fare uno scherzo ad un suo collega e ritenne alquanto divertente “marcarlo” con una di queste palline piena di vernice.

Come potete intuire il tagliaboschi marcato decise di rispondere al suo collega con la stessa moneta. Fu allora che venne disputata la prima e vera partita di quello che anni dopo sarebbe diventato uno degli sport più affascinanti, dinamici e coinvolgenti del nostro secolo, il PAINTBALL.

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Il 27 Giugno del 1981, grazie a Hayes Noel, Charles Gaines e Bob Gurnsey, che testarono solo qualche mese prima, il primo e vero marcatore da Paintball ad uso dilettantistico sportivo. Nella prima partita di Paintball, nella modalità “conquista la bandiera” presero parte 12 persone e successivamente nel 1983 in New Hampshire venne intrapreso il primo campionato a squadre con il montepremi in denaro.

Il Paintball è molto diffuso sia in Europa che negli Stati Uniti dove ci sono dei Campionati che sono molto seguiti da un pubblico più numeroso del football americano.

La Lega Europea è conosciuta come “EPBF – European Paintball Federation”, e il torneo più importante che si svolge in Europa si chiama “The Millennium Series”.

I colori delle vernici all’interno delle paintballs è del tutto ininfluente, tranne per il fatto che, non si potranno mai trovare paintballs che contengano colore rosso, in quanto si vuole totalmente distaccare questo sport da eventuali associazioni a simulazioni militari e quindi ad eventuali ferite di guerra. Ricordiamo che l’intento è solo quello di marcare il giocatore avversario.

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Al di là di quello che si potrebbe immaginare il Paintball è uno degli sport più sicuri al mondo, basti pensare che la percentuale di infortunio su 1000 giocatori è lo 0,2 % ben al di sotto di sport comuni come il calcio (il Paintball non rientra nemmeno tra i 25 sport al mondo con il più alto rischio di infortunio, dati forniti dall’American Sport Data Inc.).

Infatti questo sport viene praticato con la totale esclusione dei contatti fisici tra i giocatori e con l’ausilio di protezioni che garantiscono ulteriormente la riduzione della possibilità di infortunio.

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Non è una guerra, è uno sport di squadra molto intenso. Qualche anno fa ho assistito a una prova del Circuito Europeo. 20 squadre da tutta Europa che per 3 giorni hanno giocato in un’atmosfera gioiosa e sana. Ricordo gli sguardi di chi curiosando si avvicinava per la prima volta. Qualcuno diceva:” Sembra lo sbarco in Normandia” ma poi, rimanendo un po’ a vedere, quasi tutti rimanevano affascinati. Nessuno scontro fisico e niente di più di una moderna “acchiapparella”.

Sapete a chi piace tantissimo il Paintball? Ai cani.…le palline di vernice sono riempite di una sostanza composta da soia della quale sembra i cani siano molto ghiotti….

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