24 marzo 2012: a 17 anni e 107 giorni, un folletto di colore debutta nella prima squadra del Liverpool, durante il match di Premier League tra i Reds ed il Wigan, diventando il secondo calciatore più giovane della storia della squadra ad esordire. La partita finisce male, sconfitta casalinga per 1-2, ma nella città dei Beatles stanno per assistere alla nascita di una stella. Si tratta di Raheem Sterling.
A partire dalla stagione seguente, 2012/2013, Sterling entra a far parte della prima squadra in pianta stabile. Si tratta di un’ala molto agile e rapida, in grado di mettere in crisi le difese avversarie anche grazie ad un’ottima tecnica di base. La scalata verso il successo è molto veloce. Gli addetti ai lavori si affrettano a definirlo la nuova stella nel firmamento del calcio britannico e a novembre del 2012 Sterling viene già convocato da Hodgson per la nazionale maggiore.
Pazzesco. A 18 anni ancora da compiere, Sterling ha l’Inghilterra calcistica ai suoi piedi. Nonostante ciò, il ragazzo non si culla sugli allori e tra il 2013 ed il 2015 realizza ben 21 gol, andando in doppia cifra per due volte consecutivamente.
Si giunge, così, all’estate scorsa. Il Liverpool stenta a decollare tanto in patria quanto in Europa e Sterling vuole vincere. Il facoltoso Manchester City piomba su di lui e l’offerta diventa irrinunciabile. Grazie ai 62.5 milioni di euro spesi per l’esterno offensivo (estendibili fino a 68 grazie ai bonus), Sterling diventa il calciatore inglese più pagato nella storia.
Sulle rive del Merseyside scoppiano rivolte popolari e Sterling viene anche accusato di tradimento; questo, però, è il calcio moderno e per Raheem inizia una nuova avventura. A posteriori, potremmo dire l’inizio della fine (calcistica).
Il tecnico dei Citizens, Pellegrini, lo piazza sulla linea sinistra d’attacco per sfruttare la capacità di rientrare e calciare verso la porta del ragazzo, proprio come a Liverpool. I risultati, però, non corrispondono alle attese. Vuoi per una stagione complessivamente disgraziata del Manchester City, vuoi per la pressione addosso derivante dalla somma spesa dal club dello sceicco Mansour, la stagione di Sterling se non si può considerare un fiasco, è qualcosa di molto vicino ad esso.
Arrivano, però, gli Europei. Nuova competizione, nuova vita? Non proprio. Hodgson ha grossa fiducia nel ragazzo e lo lancia titolare sia contro la Russia che contro il Galles. Sterling, tuttavia, delude. Contro i cugini gallesi, Sterling esce addirittura a fine primo tempo con i suoi in svantaggio. Il fatto che poi a decidere la gara a tempo scaduto sia Sturridge, colui che lo ha rimpiazzato ed ex compagno ai tempi di Liverpool, di certo non aiuta.
Il tifo inglese, quindi, si ribella. “Basta continuare a puntare su Sterling” è il grido più comune sui social oltre la Manica.
C’è qualcuno, però, che si è spinto oltre. Il sostenitore dei Tre Leoni Aaron Bamford ha lanciato una colletta online su JustGiving, noto portale per raccolte fondi in Internet, per comprare un biglietto e riportare a casa Sterling prima che questi possa fare altri danni in campo.
Il risultato? In poche ore, sono state raggiunte le duecento sterline poste come obiettivo da Bamford per acquistare l’ipotetico biglietto.
Per lanciare l’asta, il tifoso aveva scritto: “Siamo tutti stufi di vedere questo pezzo di carne tritata che vaga sulla fascia e non è in grado di buttare un pallone decente dentro l’area. Lo riportiamo a casa così poi potremo smetterla di disperarci ogni volta che un soffio di vento lo faceva cadere per terra. Siate generosi, vogliamo tutti la stessa cosa. Con una sterlina per ogni persona riusciremo a farcela. Se riusciremo nell’impresa, spediremo nello spazio questo piccolo cretino e faremo anche un grande favore ai tifosi del City. Ogni effettiva donazione sarà data al Dougie Mac (il Douglas MacMillan, istituto per malati terminali nello Staffordshire ndr).”
La frustrazione dei tifosi inglesi ha reso possibile il raggiungimento della cifra di 300 sterline in poche ore e Bamford ha poi aggiornato la pagina scrivendo che ha creato il tutto solo per farsi quattro risate, inoltre aggiungendo che tutti i fondi saranno destinati ad un obiettivo molto nobile.
La conclusione della faccenda è stata pacifica, con il ragazzo che ha incitato, tra il serio e il faceto, Sterling, augurandosi che possa fare di più: “Chi lo sa, magari Raheem riuscirà a fuggire sulla fascia e fare un cross decente oppure a segnare da metà campo. Magari ci riuscisse, per noi e per lui. Voglio rivedere lo Sterling che terrorizzava i difensori con la maglia del Liverpool grazie ai suoi giochi di prestigio.”
Chissà che l’ultima e decisiva gara del girone, contro la Slovacchia di Hamsik, non possa essere l’occasione giusta per ritrovare un talento che sembra essersi un po’ perso da quando è atterrato a Manchester l’estate scorsa.